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Didattica > Fonti > La società urbana nell’Italia comunale > III, 8

Fonti

La società urbana nell’Italia comunale (secoli XI-XIV)

a cura di Renato Bordone

© 1984-2005 – Renato Bordone


III – La morfologia

8. I lavori pubblici: la lastricatura e il sistema fognario

Narra il cronista fiorentino della fine del Duecento Ricordano Malispini che nel 1237 il podestà Rubaconte di Mondello fece edificare il Ponte Nuovo e lastricare tutte le strade di Firenze: a questo periodo, all'incirca, risalgono in molti comuni italiani i primi veri e propri interventi sistematici di lavori pubblici, rivolti non soltanto alle opere difensive, ma alla tutela di quel comune spazio urbano fruito dalla collettività. Anche il cronista pavese Opicino dedica un certo spazio alla descrizione delle opere pubbliche di Pavia: in particolare, in questa caso, al sistema fognario, la cui efficienza nel Trecento appare come segno non ultimo della «grandezza» cittadina.

Fonti: a/ R. MALISPINI, Istoria fiorentina, a cura di V. Follini, Firenze, 1816 (rist. anast. Roma, Multigrafica, 1976), p. 106; b/ [OPICINI DE CANISTRIS] Liber de laudibus civitatis Ticinensis cit., pp. 18, 20.


a/
Come in Fiorenza si fe' il Ponte Rubaconte
CAP. CXXIX

Negli anni di Cristo MCCXXXVII, essendo Podestà di Fiorenza Messer Rubaconte da Mondello di Melano, si fece in Fiorenza il Ponte nuovo, ond'egli fondoe la prima pietra colle sue mani, e gittò la prima cesta di calcina, e per lo nome del detto Podestà sempre fue chiamato il Ponte Rubaconte, e alla sua signoria si lastricarono tutte le vie di Fiorenza, che prima ve n'era poche lastricate, se noe in certi singulari luoghi, e mastre strade mattonate.

b/

Tutta la città [di Pavia] è selciata con pietre e tanto la nuova quanto la vecchia appare ben disposta per la larghezza delle sue strade, delle piazze e dei portici. […]

Tanto le strade di tutta la città quanto i cunicoli delle latrine di cui abbondano le case sono tenuti puliti durante il tempo piovoso da un sistema di cloache profonde e sotterranee, edificate quasi come belli edifici del sottosuolo con archi e volte e in alcuni punti le volte delle cloache sono così alte che ci può passare sotto un cavallo con il suo cavaliere. Ci sono poi per tutta la città, specie sotto le strade della città vecchia, negli incroci stradali degli orifizi attraverso i quali l'acqua piovana entra e defluisce direttamente nel Ticino.

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UpUltimo aggiornamento: 01/03/2005