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Didattica > Fonti > La società urbana nell’Italia comunale > IV, 30

Fonti

La società urbana nell’Italia comunale (secoli XI-XIV)

a cura di Renato Bordone

© 1984-2005 – Renato Bordone


Sezione IV – La struttura politico-sociale

30. I «grandi di popolo» a Firenze

Nella seconda metà del XIII secolo appare con maggior evidenza il fenomeno di ascesa sociale delle famiglie di popolo che per ricchezza raggiunta e per imitazione dello stile dei nobili tendono sempre di più a distinguersi dal resto del proprio gruppo sociale, fino a formare una categoria a sé stante, definita a Firenze come quella dei «grandi di popolo». Esemplare, nelle pagine di Dino Compagni, appare il caso dei Cerchi: ricchi mercanti, con disponibilità di cavalli e di servitù (elementi distintivi in origine della nobiltà), acquistano alla fine lo stesso palazzo appartenuto a una famiglia aristocratica, ponendosi, nelle loro intenzioni, allo stesso livello sociale, ma provocando la reazione del ceto al quale vorrebbero appartenere.

Fonte: D. COMPAGNI, Cronica, a cura di G. Luzzati, Torino, Einaudi, 1968, p. 45.


XX.

La città, retta con poca giustizia, cadde in nuovo pericolo, perché i cittadini si cominciorono a dividere per gara d'ufici, abbominando l'uno l'altro. Intervenne, che una famiglia che si chiamavano i Cerchi (uomini di basso stato, ma buoni mercatanti e gran ricchi, e vestivano bene, e teneano molti famigli e cavalli, e aveano bella apparenza), alcuni di loro comperorono il palagio de' conti, che era presso alle case de' Pazzi e de' Donati, i quali erano più antichi di sangue, ma non si ricchi: onde, veggendo i Cerchi salire in altezza (avendo murato e cresciuto il palazzo, e tenendo gran vita), cominciorono avere i Donati grande odio contra loro.

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UpUltimo aggiornamento: 01/03/2005