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Didattica > Fonti > La società urbana nell’Italia comunale > IV, 36

Fonti

La società urbana nell’Italia comunale (secoli XI-XIV)

a cura di Renato Bordone

© 1984-2005 – Renato Bordone


Sezione IV – La struttura politico-sociale

36. I patti stipulati con le comunità rurali in Piemonte

Nella progressiva «conquista del contado», il comune cittadino si rivolgeva talvolta direttamente alle comunità contadine, sia nel caso in cui volesse sottrarle ai signori locali, sia nel caso in cui dovesse riordinare il popolamento di aree a esso pervenute in seguito ad acquisizioni. In Piemonte il mezzo per inquadrare tali comunità fu molto spesso quello del cittadinatico collettivo, che equiparava gli abitanti delle campagne a quelli della città, sottomettendoli agli obblighi militari e fiscali comunali pur lasciandoli risiedere nei propri villaggi. Spesso, anzi, patti di questo genere preludevano, o sancivano, un riordino insediativo, dando origine in questo caso a una «villanova», a un insediamento cioè riconosciuto dal comune che concedeva agli abitanti particolari franchigie.

Fonte: SELLA (a cura di), Codex Astensis cit., II, doc. 276, pp. 338-39 (parziale).


Nel nome della santa e individuale Trinità. Tale patto e convenzione stipularono Anselmo Piria di Monteleucio, Anfosso Camolato di Mezadio, Enrico Musca e Astesano Moranio, a nome proprio e a nome di tutti gli uomini di Monteleucio, di Mezadio, di Vigliano, di Isola e di Caprarolio e a nome di tutti gli uomini delle altre località che con loro in tale patto e convenzione intenderanno associarsi, per consiglio del podestà di Asti o dei consoli allora esistenti; [stipularono dunque] con Alberto di Fontana, podestà di Asti, da parte e a nome del comune di Asti, tale patto da osservarsi in perpetuo da entrambe le parti: tutti gli uomini dei luoghi predetti […] dal giorno presente in avanti devono essere cittadini di Asti contribuendo al fodro ogni qual volta la città stabilirà il fodro, secondo quanto saranno allibrati dagli estimatori posti nei predetti luoghi e negli altri luoghi di cui sopra si è detto per consiglio e volontà del podestà o dei consoli allora esistenti, come fanno tutti gli altri cittadini di Asti. Devono poi partecipare all'esercito, alle spedizioni militari, al mantenimento delle fortificazioni e a tutte le consuetudini della città di Asti relative alla leva militare e al resto, come fanno gli altri cittadini di Asti.

Devono pagare al comune di Asti come censo annuale, per ciascun villaggio […], di ogni coppia di buoi 12 denari, per ogni lavoratore manuale 4 denari in moneta astese, eccetto l'anno in cui viene raccolto il fodro. Ugualmente […] ogni anno devono avere e tenere quel consolato o quella podestaria che il podestà di Asti o i consoli allora esistenti in ciascuno di detti luoghi avranno posto a nome del comune di Asti, in modo che quel magistrato amministri la giustizia fra gli uomini del luogo in cui è stato assegnato; se qualcuno di quei luoghi suddetti non volesse chiedere giustizia al magistrato del suo luogo, è tenuto a venire a richiedere giustizia in Asti davanti al podestà o ai consoli cittadini. Se qualche cittadino di Asti o del dominio astese avrà causa con persone dei predetti luoghi, è tenuto a renderne ragione davanti al podestà o ai consoli cittadini.

Ugualmente gli uomini dei predetti luoghi […] devono fare pace e guerra nei confronti di tutti coloro verso i quali gli uomini di Asti faranno pace o guerra secondo quanto sarà ordinato loro dal podestà o dai consoli di Asti che ci saranno; devono salvare, proteggere e aiutare gli uomini di Asti nelle cose e nelle persone contro ogni altro uomo. E se capiterà che gli uomini dei luoghi predetti o di altri luoghi volessero, su consiglio del podestà di Asti, raccogliersi e insediarsi in qualche luogo nuovo, e si raccogliessero e si insediassero, dovranno ugualmente osservare in buona fede e senza inganno tutto quanto è stato stabilito sopra. Se qualche persona dei predetti luoghi venisse invece ad abitare ad Asti con moglie e famiglia, finché starà in Asti è esentato dal pagamento del censo predetto di 12 o 4 soldi.

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UpUltimo aggiornamento: 01/03/2005