Logo di Reti Medievali

Didattica

Fonti

La società urbana nell’Italia comunale (secoli XI-XIV)

a cura di Renato Bordone

© 1984-2005 – Renato Bordone


Sezione IV – La struttura politico-sociale

40. La protezione della moneta genovese

Legata all'incremento economico-commerciale della città e base del suo sviluppo successivo appare la facoltà, concessa dagli imperatori a diversi comuni italiani, di battere moneta propria. Genova ottiene il privilegio di zecca nel dicembre 1138 da Corrado III e dell'anno successivo è il «Breve» qui riportato, relativo alle pene da comminare ai falsificatori di moneta. Tempestivamente, dunque, la giustizia comunale provvede a tutelare la genuinità della propria moneta, fondamento dell'economia cittadina.

Fonte: IMPERIALE DI SANT'ANGELO (a cura di), Codice diplomatico della Repubblica di Genova cit., doc. 97, pp. 116-17.


Nel nome di Dio. Breve fatto durante il consolato di Guglielmo Pepe, Guglielmo de Volta, Guglielmo Bombello e Ogerio di Guidone [1139].

Da oggi in avanti fino alla prossima festa della Purificazione di Maria [2 febbraio] se avrò trovato, in base a testimoni che attestino un tale enorme crimine o per sua stessa confessione, qualche persona che falsifichi la moneta di Genova, o che ne detenga di falsa, o che la faccia falsificare, o che acconsenta a farla falsificare, confischerò tutti i suoi beni mobili e immobili posseduti nel comune di Genova, e tutto quanto avrò ritrovato di suo che potrò sequestrare assegnerò al comune di Genova e non renderò né a lui né ad altra persona per lui; se poi potrò far arrestare la persona stessa, gli farò tagliare una mano e in parlamento proporrò che sia esiliato in perpetuo; se non sarò riuscito a farlo arrestare, terrò ugualmente ferma la suddetta condanna alla confisca dei beni e all'esilio perpetuo.

Tutto ciò farò scrivere nel Breve che giureranno i consoli futuri, in modo tale che i consoli siano tenuti per giuramento a osservare il tutto e ugualmente siano tenuti a giurare ciò nel loro Breve di consolato i consoli che ci saranno dopo la presente Compagna. Osserverò il tutto in buona fede e senza frode.

© 2000
Reti Medievali
Ultimo aggiornamento: 01/03/2005