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Didattica > Strumenti > Bisanzio. Società e stato > Documenti, 23

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Bisanzio. Società e stato

di Jadran Ferluga

© 1974 – Jadran Ferluga


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23. «Ma voglio dir come aquistorono la Morea li Franchi» o l'incontro di due mondi

Quanto vicini fossero il mondo occidentale e quello bizantino nel loro sviluppo economico e sociale, quanto s'assomigliassero anche certe istituzioni feudali sembra dimostrarlo chiaramente la Cronaca di Morea, soprattutto in questo passaggio (vedi Bibliografia, ed. cit., pp. 422-433 e 425). Abbiamo preferito l'originale a una versione in lingua moderna poiché rende più da vicino lo spirito dell'epoca.

 

Ma voglio dir come aquistorono la Morea li Franchi.

Vi dissi nel principio, che li Franchi dovevano andar in Soria, e che andorono in Natolia e presero Costantinopoli e la Morea. Sappi che il Conte di Zampagna, che era in quella espedizione, morse. Questi aveva due fratelli. Questi doppo la morte del fratello si accordorono, che uno avesse il patrimonio, e l'altro andasse in Levante a succeder nel stato aquistato, e quel che aveva d'andar, fecce gente in Borgogna e menò seco molti uomini da capo. Venne a Venezia di mazo, e montato sopra navilii arrivò di mazo in la Morea, e giunto in Acaja fabricò un castello, che lo chiamorono Peloponeso, il quale aveva sotto di sé 12 castelli, e cavate dall'armata le armi e cavalli e suoi arnesi e gente, andorono a Patras, e circondorono la terra, e quella fu la prima impresa, e dato l'assalto con trabacoli, presero li borghi, ed il castello si rese a patti de poter tenir il suo, e da poi posta guardia ivi e fornita la rocca, tornorono in Acaja, e fatto consulto con li Greci periti delli lochi, deliberorono tor l'impresa di Andravilla, terra illustra, e campagna de mezo de la contrada della Morea e senza terre e senza mure o altro circuito, e così andati e propinquatisi alla terra, quelli della terra, inteso che erano Franchi, vennero incontro colla croce e umilmente si diedero e si accordorono, che'l tenissero in loro facoltà e fossero fedeli a questi signori di Zampagna. Indi consultato con quelli di Andravilla, deliberorono andar a Coranto, perché presa quella restavano signori della Morea, e lassata gente d'Andravilla in Patras e altri luoghi aquistati, andorono sotto Coranto, fatta venire armata nel Golfo Istmo de Patras. Coranto sta sopra un monte sito in mezo alla campagna mirabilmente. In questa città si trovava un Capitano egregio soldato Luogotenente de Coranto, Argo e Napoli dell'Imperator detto Sgurò. Questo vedendo li inimici sotto, ridusse le donne e li putti nella cima di sopra della città, perocché Coranto ha tre cinti, che ascendono. Esso restò nella prima cinta de sotto con li adulti e più valorosi alla difesa. Quelli di fuora accostate le scalle con risoluzione, non lassavan mostrarsi alcun alla difesa, sicché introrono e presero la terra e ammazzorono quelli che si volsero diffender, e quelli che si resero furono riservati. Sgurò, che era savio e astuto, fuggì nel castello di sopra. Presa la terra il Zampagnese fece la crida, che tutti quelli del tenir de Coranto, che volean accettarlo per signor, sariano salvi ed onorati, quelli che ripugnavano, sariano maltrattati; il che inteso dalli principali e dalli popoli la crida, molti vennero ad inchinarsi dal Damalà insino al Monte Santo, e si offersero di stare sotto di lui fedelissimi, i quali furono ben veduti dal Zampagnese.

… e si mise in camin, e giunti a Patras, e zonsero in Andravilla, ivi erano alcuni grandi Greci innemici reduttisi assieme, per contrastarli. Miser Zuffrè andò a questi, e parlandoli molto amorevolmente disse loro della grandezza del suo Signore, dell' … titolo, della dota sua, della sorte d'essi Greci, che non avean Signor, e che stavan meglio sotto Capo, che senza, e che questo suo Signor non vollea né sua robba, né altro di loro, ma solum quel che li venia de jure, e che altrimenti sariano guastati e rovinati. Persuasi li Greci s'inchinorono e mandorono loro nuncii a loro amici e parenti in quà e in là a persuaderli, che venissero e dassero obidienza a questo Signore, che sariano accarezzati, premiati ed onorati, perilché molti Gentiluomini e popoli vennero ad inchinarsi, e giunti in Andravilla tutti li Nobili della Morea, fatto accordo con Zampanese, perché tutti li Nobili, che aveano frutti, li ritenessero inseguendo la gente, che tenivan, e seguendo le condizion loro: il resto, che fosse di più, che avvanzasse alli detti, li Franchi si partissero fra loro, che li villaggi rimanessero secondo si ritrovavano, e così accordatisi, furono eletti 6 Nobili Greci e 6 Franchi, i quali fecero la conclusion, come di sopra.

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UpUltimo aggiornamento: 26/07/08