| | Confraternite
religiose laiche
a cura di Marina
Gazzini
[versione 1.1 - settembre 2007] ©
2004 - Marina Gazzini per "Reti Medievali" ISSN 1593-2214
Nota
introduttiva
L'allestimento
di un repertorio delle risorse utili allo studio delle confraternite
medievali ha presentato una serie di difficoltà. Parte di queste
difficoltà dipendono dalla natura stessa dell'oggetto studiato,
ambiguo e sfuggente ad ogni definizione precisa, così come
ubiquo e cronologicamente trasversale. Come noto, le confraternite
sono un'esperienza associativa a sfondo prettamente religioso e solidaristico
comune a tutte le civiltà umane. L'ambito di ricerca diventa
quindi amplissimo, pur all'interno dei paletti spaziali e temporali
convenzionalmente fissati per il medioevo. Si tratta infatti di indagare
su realtà che non solo presentano indiscutibili elementi di
continuità con la precedente età antica e con il successivo
periodo moderno, obbligando pertanto lo studioso medievista a dilatare
ulteriormente quei già abbondanti mille anni 'di mezzo' di
sua competenza, ma che risultano per di più compresenti in
tutte le aree interessate dallo sviluppo delle società mediterranee
ed europee, occidentali ed orientali, cui si riconduce la più
appropriata estensione geografica della categoria storiografica 'medioevo'.
Obbligatoria pertanto una selezione: l'ambito qui preso in considerazione
sarà quello dell'Europa occidentale, con speciale riguardo
per l'Italia; la societas quella christiana.
È inoltre bene ricordare come il termine medievale confraternitas
indicasse realtà associative diversificate e solo in parte coincidenti
con la moderna definizione di 'confraternita' (traducibile con 'Bruderschaft',
'confraternity', 'gild/guild', 'confrérie', 'cofradía',
'confraria', 'Broederschap' nelle altre maggiori lingue europee), ovvero
di gruppo variamente composto da laici e chierici, da uomini e donne,
consociatisi nelle città come nelle campagne per scopi di edificazione
religiosa, di solidarietà devota, di impegno liturgico, di pratica
penitenziale ed assistenziale. Al tempo stesso, tali associazioni nelle
fonti dell'epoca venivano indicate con lemmi diversi: confraternitas
e fraternitas ma anche schola, consortium,
fratria, societas, universitas, gilda
(senza considerare poi le innumerevoli varianti volgari), con sensibili
differenze semantiche a seconda delle diverse aree geografiche che qui
sarebbe troppo lungo esaminare nel dettaglio ma che è comunque
necessario tenere presente dal momento che hanno costituito per gli
storici uno dei principali terreni di discussione. Sulla questione terminologica
si sono infatti incentrati i classici dibattiti relativi alla continuità
tra associazionismo antico ed associazionismo medievale (sulla base
ad esempio della sopravvivenza del termine schola), al rapporto
tra confraternite e corporazioni, o infine, in tempi più recenti,
i tentativi volti a individuare un elemento comune alle diverse forme
comunitarie che caratterizzarono tutta l'Europa medievale (con interessanti
proposte intorno all'uso dei termini gilde per il mondo germanico,
e universitas per quello latino).
Un'ulteriore avvertenza riguarda infine l'ampiezza dei settori disciplinari
che si sono rivolti alle confraternite e alle loro fonti come bacino
prezioso di informazioni e di riflessione. Mentre infatti è da
rilevare, soprattutto in Italia, un'incomprensibile sottovalutazione
da parte di molti storici della società e delle istituzioni del
ruolo che i gruppi e gli enti confraternali ebbero nello sviluppo della
civiltà medievale (atteggiamento da cui si sono invece ben guardati
i colleghi modernisti), le confraternite sono state invece oggetto di
grande interesse da parte degli storici della chiesa, dell'arte, della
musica, del teatro, della lingua e della letteratura, nonché
degli studiosi delle scienze sociali, soprattutto in ambiente anglo-americano,
e degli antropologi, per le manifestazioni collettive che a tutt'oggi
le vedono protagoniste soprattutto in Italia, Spagna ed America latina.
Il repertorio attingerà pertanto anche a questi ambiti disciplinari,
pur senza avere la pretesa di rappresentarli tutti, rimanendo l'interesse
concentrato sugli aspetti più propriamente storici del fenomeno
confraternale.
Risorse
1. Archivi
Le numerosissime
confraternite che, insieme ad altre forme comunitarie e societarie,
componevano il tessuto della società medievale, produssero una
documentazione molto ampia, finalizzata ad assolvere esigenze di gestione
interna e a regolare i rapporti con l'esterno. Buona parte di questa
documentazione è andata perduta, sia perché spesso redatta
su carte volanti, 'extravaganti' dal punto di vista della tradizione
archivistica, sia perché solo tardi, dalla fine del Duecento
in poi, si giunse ad una custodia sistematica del materiale documentario
in sedi precise. In questa nuova attitudine conservativa svolse spesso
un ruolo determinante l'agganciamento ad un'istituzione ecclesiastica,
monastica, conventuale, ospedaliera. Ma le fonti che consentono una
ricostruzione delle vicende degli organismi confraternali non sono ovviamente
solo quelle 'interne', ovvero quelle prodotte e tramandate all'interno
della confraternita, ma spesso soprattutto quelle 'esterne', dai provvedimenti
delle autorità ecclesiastiche e municipali, ai documenti privati
conservati nei registri notarili.
Fondi documentari confraternali sono di conseguenza sparsi presso varie
istituzioni, laiche ed ecclesiastiche, pubbliche e private: archivi
di stato, archivi comunali, archivi di enti ospedalieri, archivi di
II.PP.A.B (ex E.C.A.), archivi diocesani, capitolari, parrocchiali,
archivi di famiglie nobili, in una totale variabilità qui impossibile
da percorrere se non per somme indicazioni.
Punto
di convergenza comune, per i rapporti che i gruppi confraternali di
tutta Europa ebbero con la Chiesa, è naturalmente l'Archivio
Segreto Vaticano, dove tuttavia non si conservano fondi specificamente
intestati a confraternite, eccezion fatta per le arciconfraternite
romane; allo stato attuale, inoltre, non risulta che sugli altri fondi
siano state condotte ricerche sistematiche finalizzate al reperimento
di materiale relativo a confraternite esterne allo stato pontificio.
L'indice dei fondi documentari conservati dall'ASV è consultabile
anche in
rete.
1.1. Italia
Buona parte della documentazione confraternale è confluita
negli archivi delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza
(già Enti Comunali di Assistenza) o nei fondi di religione
(et similia) degli archivi di stato. Anche quando risulti
che una confraternita di origini medievali sia tuttora attiva - è
il caso ad esempio della Scuola grande di S. Giovanni Evangelista
di Venezia (oggi dotata di un proprio sito
finalizzato soprattutto a promuovere la propria sede secolare come
luogo di congressi) - è rara infatti la sopravvivenza interna
di un archivio contenente la documentazione più antica.
Qualora
si vogliano rintracciare fondi documentari confraternali in altre
sedi archivistiche, senza avere una precisa indicazione da cui muoversi,
un punto di partenza - passibile però di profonde correzioni
- può essere rappresentato dalla Guida generale degli archivi
di stato, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali - Ufficio
Centrale per i Beni archivistici, Roma 1981-94, 4 voll., pubblicazione
a stampa ora anche informatizzata: alla pagina web <http://www.maas.ccr.it/cgi-win/h3.exe/aguida/findex_guida>
digitando alla maschera "Ricerca per parola" il termine
'confraternita' si ottiene un prezioso elenco dei fondi archivistici
in cui è possibile reperire materiale documentario relativo
alle confraternite. Saranno quindi da consultare anche la Guida
degli Archivi capitolari d'Italia, Ministero per i Beni Culturali
e Ambientali - Ufficio Centrale per i Beni archivistici, Roma 2000-03,
2 voll.; e la Guida degli Archivi diocesani d'Italia, Ministero
per i Beni Culturali e Ambientali - Ufficio Centrale per i Beni archivistici,
Roma 1990-1998, 3 voll. Numerosi di questi archivi stanno procedendo
all'informatizzazione delle notizie relative al proprio patrimonio
documentario.
Tra
gli inventari e repertori di risorse d'archivio di orizzonte regionale
segnaliamo:
1.1.1. Lombardia
Antichi luoghi pii di Cremona. L'archivio dell'Istituto elemosiniere
(secoli XIII-XVIII), a cura di G. Politi, Cremona 1979, 2 voll.
Gli archivi storici degli ospedali lombardi: censimento descrittivo,
Regione Lombardia, Milano 1982.
M. Gazzini, Confraternite a Milano nel periodo visconteo-sforzesco:
tipologia e stato delle fonti, in "Civiltà Ambrosiana",
12 (1995), pp. 347-359 (con descrizione dei vari archivi milanesi
- Archivio di Stato, Archivio dell'amministrazione delle II.PP.A.B,
Archivio dell'Ospedale Maggiore, Archivio della Fabbrica del Duomo
- in cui sono depositati fondi archivistici delle confraternite
di Milano).
1.1.2.
Veneto
Dal 1996 è in corso il progetto "Informatizzazione degli
archivi storici ecclesiastici" - denominato "Ecclesiae
Venetae" in omaggio alla tradizione storiografica ecclesiastica
locale - consistente nel censimento ed inventariazione informatizzata
degli archivi
delle diocesi del Veneto grazie all'iniziativa congiunta del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione
del Veneto, e d'intesa con le Curie vescovili di Padova, Treviso,
Verona, Vicenza e Vittorio Veneto. Nella banca dati, di circa 47.000
schede, oggi in parte consultabile presso la sala di studio dell'Archivio
storico del Patriarcato di Venezia e in previsione disponibile in
rete, sono descritti pure i numerosissimi fondi aggregati e annessi
a quelli delle principali istituzioni ecclesiastiche veneziane:
oltre alle carte delle parrocchie soppresse in età napoleonica
e a quelle delle fabbricerie, pure la documentazione di confraternite,
'scuole' e associazioni.
1.1.3.
Emilia Romagna
Gli Archivi delle istituzioni di carità e assistenza
attive in Bologna nel Medioevo e nell'età moderna, a
cura di M. Fanti, Bologna 1984.
1.1.4.
Toscana
L'Archivio della mensa arcivescovile di Firenze, a cura
di G. Aranci, Pubblicazioni dell'Archivio Arcivescovile di Firenze,
Inventari 1, Firenze 1996.
1.1.5.
Umbria
C. Cenci, Documentazione di vita assisana, 1300-1530, (Spicilegium
Bonaventurianum, X-XII), Grottaferrata 1974-1976, 3 voll. (raccolta
di regesti con indici di tutti gli archivi di Assisi, e numerose
indicazioni sulle confraternite locali).
Le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza dell'Umbria.
Profili storici e censimenti degli archivi, a cura di M. Squadroni,
Ministero per i Beni Culturali e Ambientali - Ufficio Centrale per
i Beni archivistici, Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Strumenti
CVIII, Soprintendenza archivistica per l'Umbria, Roma 1990.
1.1.6.
Lazio
L. Osbat, Gli archivi confraternali. Le confraternite nella
antica diocesi di Viterbo, in "Archivi e storia",
2004, [22 maggio 2004] .
V. Paglia, Contributo allo studio delle confraternite romane
dei secoli XV-XVI, in "Ricerche di Storia Sociale e
Religiosa", 17-18 (1980), pp. 233-286 (con descrizione dei
vari archivi romani - Archivio Storico del Vicariato, Archivio
Segreto Vaticano, Archivio di Stato, archivi di confraternite
tuttora esistenti - in cui sono depositati fondi archivistici
delle confraternite di Roma).
Repertorio degli archivi delle confraternite romane,
in "Ricerche per la Storia Religiosa di Roma" 6 (1985),
pp. 175-413.
Storiografia e archivi delle confraternite romane, a
cura di L. Fiorani, Roma 1986.
V. Vita Spagnuolo, Le confraternite romane e i loro archivi,
in Archivi e archivistica a Roma dopo l'Unità: genesi
storica, ordinamenti, interrelazioni, Atti del convegno,
Roma 12-14 marzo 1990, Ministero per i beni culturali e ambientali
- Ufficio centrale per i beni archivistici, Roma 1994, pp. 455-
465.
1.1.7.
Puglia
La Soprintendenza archivistica per la Puglia, sulla scorta del
censimento delle confraternite effettuato dall'Università
degli Studi di Bari e dal Centro Ricerche di Storia Religiosa
in Puglia, ha avviato dal 1989 un progetto di censimento sugli
archivi confraternali della documentazione conservata dalle confraternite
pugliesi: i risultati del censimento sono consultabili in
rete.
1.2. Europa
Non è qui possibile fornire informazioni circostanziate sull'esistenza
di archivi specificamente confraternali. Ci limiteremo pertanto a
indicare strumenti e studi atti a rintracciare il materiale di nostro
interesse.
1.2.1.
Penisola Iberica
Memoria Ecclesiae I. Los archivos de la Iglesia, presente y
futuro, a cura di J.M. Martí Bonet e M. Vicario Santamaría,
Madrid 1988.
Guía de los Archivos de las Cofradías de Semana
Santa de Sevilla. Otros Estudios, a cura di J. Sánchez
Herrero, Madrid 1990. La struttura degli archivi è visualizzabile
on
line.
M. Vicario Santamaría, Catálogo de los archivos
de Cofradías de la Diócesis de Burgos, Burgos
1996.
1.2.2.
Francia
Si vedano le guide on line degli archivi
dipartimentali a cura della Direction des Archives de France,
con indicazione di strumenti di ricerca archivistica e delle pubblicazioni
relative e degli Archivi Nazionali: riferimenti alle confraternite
si trovano in particolare alla pagina web della série
S - Biens des Établissements religieux supprimés.
1.2.3.
Germania
Non esistono archivi o biblioteche speciali, almeno non per le confraternite
medievali; data la meticolosità delle secolarizzazioni in
Germania il materiale archivistico è stato trasferito normalmente
presso enti pubblici o nei maggiori istituti ecclesiastici. I fondi
che riguardano le confraternite si trovano quindi, per lo più,
nei grandi archivi statali, diocesani e comunali, ad esempio a Colonia
(Historisches Archiv der Stadt Köln), Norimberga (Stadtarchiv
Nürnberg) o Augusta (Stadtarchiv Augsburg). Al momento non
risulta l'avviamento di procedure di informatizzazione dei dati
relativi ai fondi confraternali: si consulti tuttavia il Deutsche
Archive im Internet che permette l'accesso ai siti di molti
archivi tedeschi. Solo per i manoscritti si vedano infine i repertori
dei cataloghi su Manuscripta
Mediaevalia.
1.2.4.
Gran Bretagna
Per le confraternite inglesi si veda il sito A2A
Access to Archives, un data base che rimanda ai cataloghi dei
diversi archivi inglesi. Digitando le parole "confraternity"
e "gild/guild" nella maschera di ricerca della sezione
'search' si rinvengono le descrizioni non solo dei cataloghi ma
anche dei singoli pezzi documentari.
1.2.5.
Paesi Bassi
P. Trio, B. Haggh, The Archives of Confraternities in Ghent
and Music, in Musicology and Archival Research. Musicologie
et Recherches en Archives. Musicologie en Archiefonderzoek,
a cura di B. Haggh, F. Daelemans, A. Vanrie, Archives et Bibliothèques
de Belgique, Brussels 1994, pp. 44-90.
2. Biblioteche
Anche per le biblioteche valgono i discorsi fatti per gli Archivi, circa
la possibilità di reperire materiale confraternale in centri
di conservazione libraria di vario genere. Unica è la biblioteca
monotematica raccolta dalla Society for Confraternity Studies di Toronto,
il cui contenuto è visualizzabile all'URL <http://www.crrs.ca/Confraternitas/collect.htm>,
depositata presso il Centre for Reformation and Renaissance Studies
(CRRS) della Victoria University di Toronto.
3. Musei
Come espressione della religiosità
e della socialità popolare, le confraternite hanno visto aprire
in loro onore veri e propri musei. Fra questi possiamo ricordare quelli
italiani di Viterbo
e Montecassiano
(MC), ma avvertiamo che il loro interesse è di natura meramente
folklorica.
4. Centri di ricerca
Fra
i centri di ricerca internazionali spicca la Society for Confraternity
Studies (SCS)
fondata nel 1989 presso il Centre for Reformation and Renaissance
Studies (CRRS) dell'Università di Toronto. Ogni anno la SCS
sponsorizza sezioni di argomento confraternale all'interno di tre
convegni: l'International Congress of Medieval Studies, che si svolge
a Kalamazoo nel mese di maggio, e la Renaissance Society of America
e il Sixteenth Century Studies Conference che si svolgono ogni anno
in località diverse rispettivamente in primavera e in autunno.
La SCS pubblica inoltre una rivista semestrale "Confraternitas",
specificamente dedicata, come suggerisce il titolo stesso, al tema
confraternale. Sempre presso il CRRS era già stato creato nel
1975 il Centre for Research in Early English Drama che a sua volta
ha promosso il progetto REED
(Records of Early English Drama). Fra le varie iniziative, esso contempla
la raccolta di materiale documentario e di pubblicazioni relative
alle rappresentazioni teatrali patrocinate dalle confraternite e dalle
corporazioni inglesi tra medioevo e primo Seicento.
Il Centre for
Medieval Studies dell’Università di York (UK) ospita un progetto di
ricerca relativo allo studio dell’associazionismo religioso: on line
è disponibile un ipertesto relativo al censimento delle confraternite
dello Yorkshire bassomedievale, a cura di David. J.F. Crouch Gazetteer
of the Religious Gilds and Services of Late Medieval Yorkshire.
Ha
sede in Germania, a Göttingen, il Max
Planck Institut für Geschichte attualmente diretto da Otto
Gerhard Oexle, che sviluppa specifici progetti di ricerca sui gruppi
sociali nel medioevo europeo.
In
Italia, a Perugia ha sede il Centro di documentazione sul movimento
dei Disciplinati, fondato nel 1963. Convegni e ricerche da questo promossi
trovano come principale sede editoriale i "Quaderni del Centro
di documentazione sul Movimento dei Disciplinati" (dal 1965 al
1977, poi dal 1978 "Quaderni del Centro di ricerca di studio sul
movimento dei disciplinati") e il "Bollettino della Deputazione
di Storia Patria dell'Umbria". Per il ruolo delle deputazioni di
storia patria, e per l'importanza fra queste assunta da quella umbra
nel sostegno delle ricerche di storia confraternale, si veda l'intervento
di G. De Sandre Gasperini, La Deputazione, il Centro di ricerca
sul movimento dei disciplinati e la storiografia confraternale recente,
in Una regione e la sua storia, a cura di P. Pimpinelli e M.
Roncetti, Atti del convegno, Perugia 19-20 ottobre 1996, Perugia 1998.
Anche
se primariamente rivolta all'età moderna e contemporanea va senz'altro
segnalata l'attività del Centro
Ricerche di Storia Religiosa in Puglia. Il Centro ha da tempo avviato,
con il sostegno dell'Università di Bari, un censimento delle
confratenite pugliesi; ha organizzato una serie di convegni internazionali
e ha prodotto una ricca messe di pubblicazioni. Fra gli altri centri
che sostengono progetti di ricerca sulle confraternite ricordiamo infine
l'Istituto
per le Ricerche di Storia Sociale e Religiosa di Vicenza e il Centro
per le Scienze religiose dell'Istituto Trentino di Cultura.
5. Riviste
Dal 1990 viene pubblicata una rivista tematica, "Confraternitas",
periodico semestrale della Society for Confraternity Studies con sede
editoriale presso l'Università di Toronto. L'indice della rivista,
cartacea, è visualizzabile on line all'URL <http://www.library.utoronto.ca/crrs/Confraternitas/index.html>.
Altro
periodico dedicato all'argomento sono i "Quaderni del Centro di
documentazione sul Movimento dei Disciplinati" (dal 1965 al 1977,
poi dal 1978, ma con pubblicazione irregolare, "Quaderni del Centro
di ricerca di studio sul movimento dei disciplinati"). Dal 1995
escono i "Quaderni della Scuola Grande Arciconfraternita di San
Rocco" di Venezia.
Un
po' tutte le riviste storiche danno comunque spazio a saggi sulla storia
delle confraternite, anche se in alcune il tema è più
ricorrente. In Italia si tratta soprattutto dei periodici "Ricerche
di storia sociale e religiosa" e "Rivista di Storia della
Chiesa in Italia"; in Francia della "Revue d'Histoire Ecclésiastique",
di "Provence historique" e dei "Cahiers de Fanjeaux";
in Germania dei "Blätter für deutsche Landesgeschichte"
e, con spettro più latamente europeo, "Jahrbuch für
Volkskunde"; nel Regno Unito degli "Studies in Church History".
Sono
da segnalare anche i numeri monografici di alcune riviste, che in alcuni
casi hanno ospitato atti di convegni:
Assistance et charité, "Cahiers de Fanjeaux",
13, Tolosa 1978.
Il buon fedele. Le confraternite tra medioevo e prima età
moderna, "Quaderni di storia religiosa", V (1998).
Le confraternite in Italia fra Medioevo e Rinascimento, a cura
di G. De Rosa, Atti della tavola rotonda, Padova 3-4 novembre 1979,
in "Ricerche di storia sociale e religiosa", n.s., 17-18 (1980).
Le confraternite romane. Esperienza religiosa, società, committenza
artistica, a cura di L. Fiorani, Atti del convegno, Roma 14-15
maggio 1982, in "Ricerche per la storia religiosa di Roma",
5 (1984).
Sociabilità religiosa nel Mezzogiorno: le confraternite laicali,
a cura di V. Paglia, in "Ricerche di storia sociale e religiosa",
n.s., 37-38 (1990).
La sociabilité méridionale (Provence-Languedoc-Roussillon),
in "Provence historique", 47/I (1997).
6. Bibliografie
Tutti i testi citati infra nella principale storiografia di riferimento
contengono ovviamente preziose indicazioni bibliografiche. Qui in
particolare segnaliamo:
6.1.
A stampa
G. De Sandre Gasparini, Il movimento delle confraternite nell'area
veneta, in Le mouvement confraternel au Moyen Âge.
France, Italie, Suisse, Atti del convegno, Losanna 9-11 maggio
1985, Roma 1987, pp.361-394.
J. F. Elizari Huarte, Gremios, cofradías y solidaridades
en la Europa Medieval: aproximación bibliográfica
a dos décadas de investigaciones históricas (1971-1991),
in Cofradías, gremios, solidaridades en la Europa Medieval,
Atti del convegno, Estella 20-24 luglio 1992, Pamplona 1993, pp.
319-416.
K.C. Falvey, Italian Vernacular Religious Drama of the Fourteenth
Through the Sixteenth Centuries. A Selected Bibliography on the
Lauda drammatica and the Sacra rappresentazione, in "Research
Opportunities in Renaissance Drama", 26 (1983), pp. 125-144.
Th. Frank, Bruderschaften im spätmittelalterlichen Kirchenstaat.
Viterbo, Orvieto, Assisi, Bibliothek des Deutschen Historischen
Instituts in Rom 100, Tübingen 2002.
L. Orioli, Per una rassegna bibliografica sulle confraternite
medievali, in Le confraternite in Italia fra Medioevo e
Rinascimento, a cura di G. De Rosa, Atti della tavola rotonda,
Padova 3-4 novembre 1979, in "Ricerche di storia sociale e
religiosa", n.s., 17-18 (1980), pp. 75-105.
La piété populaire en France: répertoire
bibliografique, a cura di B. Plongeron, P. Lerou, Paris 1984-88,
5 voll.
A. Pontremoli, Bibliografia di area italiana, e P. La Rocca,
Bibliografia straniera, entrambi in Ceti sociali e
ambienti urbani nel teatro religioso europeo del Trecento e del
Quattrocento, a cura di M. Chiabò, F. Doglio, Viterbo
1986, rispettivamente alle pp. 313-355 e 357-404.
B. Wisch, Re-viewing the Image of Confraternities in Renaissance
Visual Culture, in "Confraternitas", 14/2 (2003),
pp. 13-21.
Bibliografia
Statutaria Italiana (1985-1995), Biblioteca del Senato
della Repubblica, Centro di studi sulla civiltà del tardo
Medioevo di S. Miniato, Comitato per gli studi e le edizioni delle
fonti normative, a cura di G. Albini, S. Bulgarelli, M.P. Cesaretti,
R. Dondarini, G.M. Varanini, M. Venticelli, Roma 1998, sezioni III
(Studi che utilizzano normative locali quale fonte primaria) e IV
(Edizioni e studi di normative di enti ecclesiastici, confraternite,
ospedali).
Da
consultare alle rispettive voci 'confraternita', e affini:
Internationale volkskundliche Bibliographie / International
Folklore Bibliography / Bibliographie internationale d'éthnologie,
1949 ss.
Medioevo latino. Bollettino bibliografico della cultura europea
da Boezio a Erasmo (secoli VI-XV), parte III, sottosezione
IV, capitolo 'Confraternite'.
Si
veda anche la Bibliografia storica nazionale. Giunta centrale
per gli studi storici, Roma 1942-1951, Bari 1952-, sezione
E (Medioevo), sottosezioni di Storia economica e sociale (già
Storia, economica, sociale e del costume), e di Storia del Cristianesimo
e della Chiesa (già Storia religiosa e della Chiesa). Dal
2000 lo spoglio relativo alla produzione storiografica è
accessibile on
line.
6.2. In rete
Bibliografia
medievistica di storia confraternale, a cura di M. Gazzini,
in "Reti Medievali. Iniziative on line per gli studi medievistici",
relativa alla produzione storiografica sulle confraternite del medioevo
europeo ed in special modo italiano.
Les
confréries au Moyen Âge, a cura di A. Martignoni:
è una bibliografia confraternale che spazia sull'intera produzione
mondiale (e che in parte è tratta dalla collezione di "Confraternitas"
visualizzabile sul web), si trova nel sito "Questes",
curato da giovani ricercatori facenti capo all'Université
Paris Sorbonne - Paris IV.
Las
cofradías en la Italia Medieval y Moderna; Cofradías
de devotos ed la España Moderna (exceptuando la Corona de
Aragon); Cofradías
de devotos ed la Europa Moderna (exceptuando Italia), tutte
a cura di J. S. Amelang, docente del Departamento de Historia Moderna
dell'Universidad Autónoma de Madrid; risultano aggiornate
però solo fino al 1993.
Da integrare per la parte catalana, anche perché aggiornata
al 1998, con Charity
and Welfare: Hospitals and the Poor in Medieval Catalonia,
a cura di J.W. Brodman, University of Pennsylvania.
Bibliografie
personali: si veda quella di Giovanna
Casagrande su "Reti Medievali. Iniziative on line per gli
studi medievistici".
7. Edizioni di fonti
La dispersione che caratterizza
la collocazione archivistica delle fonti sulle confraternite medievali
si riflette nelle loro edizioni, sparse nei rivoli delle pubblicazioni
locali, periodici e opuscoli d'occasione spesso non facilmente reperibili.
Un punto di partenza è la 75ª dissertazione delle Antiquitates
di Ludovico Antonio Muratori dove, come di consueto, si allegano trascrizioni
di fonti da cui l'erudito ha desunto la sua trattazione delle "pie
confraternite laiche e delle loro origini" (L.A. Muratori, Antiquitates
Italicae Medii Aevii, t. VI, Milano 1742, diss. LXXV, De piis
laicorum confraternitatibus earumque origine, coll. 455-457).
Imprescindibile risulta il riferimento alla monumentale opera di Gilles
Gérard Meersseman (Ordo fraternitatis. Confraternite e pietà
dei laici nel Medioevo, in collaborazione con G.P. Pacini, Roma
1977, 3 voll.) dove lo studioso riunisce precedenti saggi e edizioni
di fonti di varia natura. Il paesaggio documentario delle confraternite,
medievali e no, è infatti quanto mai ampio e per di più
intersecato con quello di altri organismi comunitari. Le fonti cui ci
si rivolge per lo studio delle confraternite sono varie, di produzione
interna come esterna: fra quelle interne le principali sono gli statuti,
le matricole, i libri di conti, i registri di contratti, i laudari,
i necrologi, i libri di preghiere, i sermonari, i catechismi; fra quelle
esterne gli atti notarili, le lettere papali e vescovili, le fonti di
matrice pubblica cittadina (legislative, giudiziarie, fiscali). Spesso
i documenti relativi alla vita della confraternita - statuti ed elenchi
di confratelli, ma anche scritture diaristiche con ricordi di elezioni
di ufficiali, di opere edilizie, di sacre rappresentazioni, o copie
di conferme e privilegi ecclesiastici, di atti notarili comprovanti
diritti di proprietà - confluivano all'interno di un unico codice,
che in alcuni casi si distaccò dall'originaria sede di conservazione
per confluire in raccolte diverse, in biblioteche pubbliche e private.
Autonoma tradizione codicologica ebbero ancora i libri liturgici. Tutte
queste tipologie di fonti sono state oggetto di edizioni, ma senz'altro
la predilezione di studiosi e editori si è rivolta ai testi di
carattere normativo e statutario.
7.1.
Fra le principali edizioni di fonti italiane ricordiamo:
7.1.1. Statuti
Le confraternite medievali e il problema della povertà:
lo statuto della Compagnia di Santa Maria Vergine e di San Zenobio
di Firenze nel secolo XIV, a cura di L. Orioli, Roma 1984.
Le fraternite medievali di Assisi. Linee storiche e testi statutari,
a cura di U. Nicolini, E. Menestò, F. Santucci, Centro di
ricerca e di studio sul movimento dei Disciplinati, Perugia 1989.
L.K. Little, Libertà, carità, fraternità:
confraternite laiche a Bergamo nell'età del comune,
(Smith College, Northampton MA, 1988), Bergamo 1988, edizione degli
statuti a cura di S. Buzzetti, ricerca codicologica di G.O. Bravi.
Statuti di confraternite religiose di Padova nel Medioevo,
a cura di G. de Sandre Gasparini, Fonti e ricerche di storia ecclesiastica
padovana VI, Padova 1974.
Statuti dei Luoghi Pii Elemosinieri amministrati dall'ente comunale
di Assistenza di Milano, a cura di A. Noto, Milano 1948.
7.1.2. Matricole
Il Codice del Consorzio dello Spirito Santo in Piacenza (1268),
a cura di G. Tammi, Piacenza 1957.
La matricola femminile della Misericordia di Bergamo, 1265-1339,
a cura di M.T. Brolis, G. Brembilla, M. Corato, É.F.R., Roma
2001.
7.1.3. Cartari
Cartario della Confratria del S. Spirito di Ivrea, a cura
di G. Borghezio, G. Pinoli, Torino 1929.
7.1.4. Libri di conto
Liber rationum Schole Quatuor Mariarum Mediolani, a cura
di A. Noto, Milano 1963, 5 voll.
7.1.5. Laudari
C. Del Popolo, Laude fiorentine. Il laudario della Compagnia
di san Gilio, Biblioteca della "Rivista di storia letteraria
e religiosa", Studi e testi 10, Firenze 1990, 2 voll.
G. Scentoni, Laudario Orvietano, Quaderni del Centro di
collegamento degli studi Medievali e umanistici in Umbria 33, Spoleto
1994.
7.1.6. Necrologi
P. Egidi, Per la storia esterna del liber fraternitatis S. Spiritus
et S. Marie in Saxia de urbe (cod. Lancisiano, n. 328), Roma
1914.
7.1.7. Testi musicali
D. Bryant, M. Pozzobon, Musica devozione città: la scuola
di Santa Maria dei Battuti (e un suo manoscritto musicale) nella
Treviso del Rinascimento, Fondazione Benetton Studi Ricerche,
Treviso 1995.
7.1.8. Liste di libri e di assistiti
M. Gazzini, Scuole, libri, cultura nelle confraternite milanesi
fra tardo medioevo e prima età moderna, in "La
Bibliofilía", CIII (2001), pp. 215-261 (anche in edizione
elettronica su "Scrineum", 3 (2001), Materiali).
Una
sintetica ma esauriente e precisa descrizione della documentazione
confraternale italiana si trova in P. Cammarosano, Italia medievale.
Struttura e geografia delle fonti scritte, Roma 1991, pp. 249
ss.
7.2.
Per le fonti europee si segnalano:
M. de Bofarull y Sartario, Gremios y cofradias de la antigua
Corona de Aragón, Colección de documentos inéditos
del Archivo General de la Corona de Aragón, Barcelona 1876-1910,
voll. 40-41.
Documentos de antiguos cabildos, cofradías y hermandades
abulenses, a cura di T. Sobrino Chomón, Avila 1988.
K. Militzer, Quellen zur Geschichte der Kölner Laienbruderschaften
vom 12. Jh. bis 1562/1563, Publikationen der Gesellschaft für
Rheinische Geschichtskunde 71, Düsseldorf 1997-2000, 4 voll.
M.S. Silva Verastegui, Estatutos de cofradías medievales
con miniaturas en el Archivo General de Navarra, in "Príncipe
de Viana", 49 (1988), pp. 215-244.
T. Smith, English Gilds: The Original Ordinances of more than
one hundred Early English Gilds, Early English Text Society
1870.
CXIX Reglas de Hermandades y Cofradía andaluzas. Siglos
XIV, XV y XVI, a cura di J. Sánchez, Huelva 2002.
8.
Siti Web tematici
Le confraternite, con i loro riti, processioni, spettacoli, palazzi,
fanno parte del panorama urbano di tutte le città europee. Sono
quindi numerosi i siti web di comunità cittadine che dedicano
una sezione alle manifestazioni attuali e del passato delle loro confraternite.
Tra i molti segnaliamo:
<http://www.hermandades-de-sevilla.org/
> curato dal Consejo General de Hermandades y Cofradías de
la Ciudad de Sevilla.
<http://www.invenicetoday.com/tour/scuole/scuole.htm>
sito turistico relativo alle Scuole Grandi di Venezia, fondate a partire
dal secolo XIII e da allora centro nevralgico della storia religiosa,
artistica e sociale della Repubblica Veneziana.
<http://www.confraterniteoggi.it>,
Periodico internazionale italiano, spagnolo, francese, inglese, portoghese,
diretto da mons. Sebastiano Corsanego ove si dà segnalazione
di monografie, periodici, convegni, cd-rom.
<http://www.sscrocifisso.com/>, sito curato dall'Arciconfraternita del SS. Crocifisso e Monte dei Morti di Sessa Aurunca (CE). Fra le numerose iniziative della confraternita, fondata nel XVI secolo e tuttora in attività, segnaliamo il premio nazionale "Le confraternite tra religiosità e impegno sociale" conferito a opere, in vario formato, che trattano di tematiche inerenti alla storia delle confraternite (storia, diritto, religiosità popolare, aspetti sociologici ed etnico musicologici).
9.
Studi
Si
segnalano alcuni testi principali, distinti tra opere generali relative
alle confraternite europee e studi incentrati su precisi ambiti geografici
e nazionali. Come detto nella Presentazione, alcuni dei riferimenti
storiografici travalicano i confini dell'età medievale, ma sono
ugualmente indicati per l'importanza assunta nella ricerca sulle confraternite.
9.1.
Europa medievale
A.
Black, Guilds and civil society in European Political Thought
from the Twelfth Century to the Present, Cornell University
Press, Ithaca (New York) 1984.
Cofradías, gremios, solidaridades en la Europa Medieval,
Atti del convegno, Estella 20-24 luglio 1992, Pamplona 1993.
Corpi, "fraternità", mestieri nella storia
della società europea, a cura di D. Zardin, Atti del
Convegno, Trento 30 maggio - 1 giugno 1996, Roma 1998 ("Quaderni
di Cheiron", 7).
Ch. Du Cange, Glossarium Mediae et Infimae Latinitatis,
Niort 1863-87, rist. anast. Bologna 1971-72, 10 voll., VII, voce
schola, pp. 349-350.
J. Duhr, La confrérie dans la vie de l'Église,
in "Revue d'histoire ecclésiastique", 1939, pp.
437-478.
J. Duhr, Confréries, in Dictionnaire de Spiritualité,
II, Paris 1953, coll. 1469-79.
Ch.M. de La Roncière, Le confraternite in Europa tra
trasformazioni sociali e mutamenti spirituali, in Vita
religiosa e identità politiche: universalità e particolarismi
nell'Europa del tardo Medioevo, a cura di S. Gensini, Fondazione
Centro di studi sulla civiltà del tardo Medioevo, San Miniato,
Collana di studi e ricerche 7, Pisa 1998, pp. 325-382.
G. Le Bras, Les confréries chrétiennes. Problèmes
et propositions, in "Revue historique de droit français
et étranger", XIX-XX (1940-41), pp. 311-363 (tr. it.
dal titolo Contributo a una storia delle confraternite,
in Id., Studi di sociologia religiosa, Milano 1969, pp.
179-215).
G.G. Meersseman, Dossier de l'ordre de la Pénitence au
XIIIe siècle, Editions Universitaires, Fribourg 1961
(Spicilegium Friburgense, 7).
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dei laici nel Medioevo, in collaborazione con G.P. Pacini,
Roma 1977, 3 voll.
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trecenteschi, in Itinerarium. Università, corporazioni
e mutualismo ottocentesco: fonti e percorsi storici, a cura
di E. Menestò, G. Pellegrini, Atti del Convegno, Gubbio 12-14
gennaio 1990, Spoleto 1994.
Sociabilité, pouvoirs, et socièté,
Atti del colloquio, Rouen 24-26 novembre 1983, Rouen 1987.
A. Vauchez, I laici nel Medioevo. Pratiche ed esperienze religiose,
(Paris 1987) Milano 1989.
9.2.
Ambiti regionali e nazionali
9.2.1.
Confraternite italiane
G. Angelozzi, Le confraternite laicali. Un'esperienza cristiana
tra medioevo e età moderna, Brescia 1978.
J.R. Banker, Death in the Community: Memorialization and Confraternities
in an Italian Commune in the late Middle Ages, Athens (Georgia,
USA) 1988.
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Curatrice
Marina Gazzini (Milano,
1965), è ricercatrice di Storia medievale presso l'Università di Parma. Tra le sue
pubblicazioni: "Dare
et habere". Il mondo di un mercante milanese del Quattrocento,
Firenze, Reti Medievali - Firenze University Press, 2002; Confraternite e società cittadina nel medioevo italiano, Bologna, Clueb, 2006.
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