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Arte medievale nei musei: le collezioni e le risorse elettroniche

a cura di Alessio Monciatti

[versione 1.1 - ottobre 2008]

© 2008 -  Alessio Monciatti per "Reti Medievali"
ISSN 1593-2214



Nota introduttiva


Lo scopo della scheda è di fornire un panorama delle collezioni museali significative per la storia dell’arte medievale, nonché consentire il reperimento di informazioni e facilitare l’avvio di specifici percorsi di ricerca in merito ad opere musealizzate. L’ampiezza del campo non ammette velleitarie aspirazioni esaustive e le intrinseche difficoltà di definizione non concedono di formulare che una generica introduzione sulla formazione storica delle collezioni, complessivamente ancora non stabilita ma utile per identificare alcune delle più ricorrenti tipologie fra i musei di interesse, ivi compresi quelli dedicati a singoli monumenti e territori.

Prima di elencare le risorse si dovrà preliminarmente chiarire quali possano essere i musei rilevanti per l’arte medievale, visto che solo una minima parte delle opere che fra tutte le note difficoltà e le varianti di periodizzazione possono dirsi medievali sono raccolte in musei esclusivamente dedicati a quell’età. Insieme a sezioni di complessi più articolati come il Museo civico medievale di Bologna o i Cloisters del Metropolitan Museum of Art di New York, l’unico dichiaratamente “medievale” è il Musée national du Moyen Âge alle terme di Cluny a Parigi, erede del Musée des Monuments français di Alexandre Lenoir. Le opere d’arte medievale sono però in genere parte di collezioni più vaste, e per presenza ed evidenza riflettono le specifiche storie costitutive.

Per la fortuna goduta dal Medioevo e dalle sue reali o presunte testimonianze nell’Europa delle nazioni tardo-ottocentesca e nella prima metà del Novecento in America, non sono mancate celebri collezioni che avevano il loro nucleo fondamentale costituito da materiali medievali e che sarebbero andate poi a qualificare le raccolte di musei: da quella di Jean-Baptiste Carrand donata al Bargello dal figlio Louis a quella dei fratelli Boisserée, pervenuta all’Alte Pinakothek di Monaco, da quella del canonico di Colonia, che fu il nucleo costitutivo del Wallraf-Richartz-Museum della stessa città, a quella di Frederic Marés per l’omonimo museo di Barcellona, o a quella di George Grey Barnard dalla quale si sono sviluppati i Cloisters. D’altronde, le raccolte di arte medievale partecipano anche di fenomeni museali più vasti: si pensi alle grandi pinacoteche che in genere si aprono con sale ‘medievali’.

Ciò nonostante, a caratterizzare la maggior parte dei nuclei museali di opere d’arte medievale non sono questi percorsi formativi, più consueti per le raccolte di oggetti di altre cronologie e articolati in classi meno specifiche. Cospicui insiemi furono riuniti, ad esempio, per i musei di arte industriale, col proposito che le qualità ornamentali degli oggetti medievali potessero fungere da modello per la produzione moderna: nascono come tali il Museo Nazionale del Bargello a Firenze e soprattutto il South Kensington Museum di Londra, ora Victoria & Albert, la fondazione del quale seguì l’esperienza della Mediaeval court allestita per l’Esposizione universale del 1851. Del resto, nella seconda metà dell’Ottocento furono in primo luogo gli allestimenti di tali grandi esposizioni internazionali o nazionali a favorire la raccolta di opere d’arte medievale e, in alcuni casi, la costituzione di musei. A seguito dell’esposizione universale di Barcellona del 1888 fu, per esempio, anche ampliato e riallestito il Museu Nacional d’Art de Catalunya (MNAC), soprattutto rappresentativo dell’interesse per l’arte medievale nell’ambito del recupero e della definizione dei caratteri culturali distintivi di una regione che rivendicava la propria identità artistica in chiave nazionalistica.

Analoghe istanze qualificano anche la diffusa costituzione dei musei diocesani e, soprattutto, di quelli civici. Se il Museu Episcopal de Vic in Catalogna assume anche i valori del MNAC, questi ultimi musei, e specie in Italia, raccoglievano e mettevano in sicurezza i corredi ecclesiastici e i materiali dispersi, di spoglio dalle trasformazioni urbane od oggetto di soppressione: il Medioevo era fra questi in genere ben rappresentato, per l’epoca delle opere architettoniche distrutte o ristrutturate, per la preferenza ad uso memorativo, per la scarsa ricettività specifica del mercato collezionistico. A essi affini e sovente con grande rilevanza dell’arte medievale per la storia specifica sono i musei nati intorno o dedicati ai monumenti urbani preminenti: basti pensare ai musei delle cattedrali o delle rispettive fabbricerie, ma anche ai tesori e alla loro costituzione in museo.

Gli esempi citati non costituiscono una casistica esemplificativa, semmai individuano una grossolana scansione tipologica, strumentale alla chiarezza espositiva e all’organizzazione delle risorse. Se, com’è ovvio specialmente per le raccolte d’arte medievale, ogni museo rappresenta un caso a se stante, le risorse che di seguito si elencano riflettono complessivamente questa articolata e variegata realtà, sia a stampa sia in rete.


Risorse


1. Risorse bibliografiche

Le difficoltà a definire e a ricostruire la formazione delle raccolte si riflettono sul tentativo di riunire una bibliografia coerente sull’argomento che non si confonda con quella, debordante, sulla storia in genere e sulle molteplici iniziative relative all’istituzione museo. Senza inoltre considerare i cataloghi dei singoli istituti, che in genere contengono notizie anche sulla formazione della collezione, anzi soffermandosi solo sui casi singoli che possano avere valenza generale, qui di seguito si riuniscono i titoli utili ad avviare una ricerca sulle collezioni di arte medievale, in special modo dal punto di vista privilegiato della storia del loro formarsi.
Seguono le più rilevanti fra le riviste e le collane che pubblicano taluni musei o centri di ricerca loro connessi.

1.1 Bibliografia di riferimento per gli studi sulla storia delle collezioni di arte medievale

  • L. Aimone, C. Olmo, Le esposizioni universali 1851-1900. Il progresso in scena, Torino 1990.
  • Alexander Schnütgen. Colligite fragmenta ne pereant. Gedenkschrift des Kölner Schnütgen-Museums zum 150. Geburtstag seines Gründers, Köln 1993.
  • Arti del Medio Evo e del Rinascimento. Omaggio ai Carrand, 1889-1989, catalogo della mostra, Firenze 1989.
  • P. Barocchi, G. Gaeta Bertelà, Ipotesi per un museo nel Palazzo del Podestà tra il 1858 e il 1865, in Studi e ricerche di collezionismo e museografia. Firenze 1820-1920, Pisa 1985 (Quaderni del Seminario di Storia della Critica d'arte, 2), pp. 211-377.
  • X. Barral i Altet, L’étude de l’art roman catalan ou la construction d’une identité nationale, in Catalogne romane. Sculptures du Val de Boí, catalogo della mostra, Paris 2004-2005 - Barcelona 2005, a cura di J. Camps i Sòria, X. Dectot, Paris 2004, pp. 23-33.
  • I musei del Medioevo, in A.C. Quintavalle, Il Medioevo delle Cattedrali. Chiesa e Impero: la lotta delle immagini (secoli XI e XII), catalogo della mostra di Parma, Milano 2006, pp. 387-411 (schede di A. Bonazzi, M.L. Casati, G. Lusignani, A. Marchesini, F. Tasso e D. Vicini).
  • E. Bradford Smith, Early American Collectors of Medieval Art: Romantics or Pragmatics?, in «Zeitschrift für Schweizerische Archäologie und Kunstgeschichte», 54 (1997), 2, pp. 207-214.
  • E. Bradford Smith, An American in Medieval Paris. The Impact of Europe on Early American Collectors of Medieval Art, in «Acta ad Archeologiam et Artium Pertinentia», 18 (2004), pp. 323-344.
  • F. Haskell, The Ephemeral Museum. Old Master Paintings and the Rise of the Art Exhibition, New Haven - London 2000.
  • La jeunesse des musées: les musées de France au XIXe siècle,catalogo della mostra, a cura di C. Georgel, Paris 1994.
  • Le arti decorative alle grandi esposizioni universali. 1851-1900, a cura di D. Alcouffe, M. Bascou, Milano 1988.
  • P.-Y. Le Pogam, Il Medioevo al museo. Dal «Musée des Monuments français» ai «Cloisters», in Arti e storia nel Medioevo, IV, Il Medioevo al passato e al presente, a cura di E. Castelnuovo, G. Sergi, Torino 2004, pp. 759-784.
  • D. Levi, Design, scuole, musei. Il modello inglese, in Storia del disegno industriale. 1851-1918. Il grande emporio del mondo, Milano 1990, pp. 32-51.
  • R. Longhi, Bilancio di mostre nel dopoguerra, in «Paragone» 23 (1951), 2, pp. 68-73.
  • Medieval Art in America. Patterns of collecting 1800-1940, catalogo della mostra, a cura di E. Bradford Smith, University Park Pa. 1996.
  • Medioevo/medioevi. Un secolo di esposizioni d’arte medievale, a cura di E. Castelnuovo, A. Monciatti, Pisa 2008.
  • A. Monciatti, C. Piccinini, Medioevo in mostra. Note per la storia delle esposizioni d’arte medievale, in Arti e storia nel Medioevo, IV, Il Medioevo al passato e al presente, a cura di E. Castelnuovo, G. Sergi, Torino 2004, pp. 811-845.
  • M. Picone Petrusa, M.R. Pessolano, A. Bianco, Le grandi esposizioni in Italia 1861-1911, Napoli 1988.
  • M.-A. Sire, Les trésors des cathédrales: salles fortes, chambres à reliques ou cabinets de curiosités, in 20 siècles en cathédrales,catalogo della mostra, Reims 2001, a cura di C. Arminjon, D. Lavalle, Paris 2001, pp. 191-202.
  • R.E. Spear, Art History and "Blockbuster" Exhibition, in «Art Bullettin», 45 (1986), pp. 358-359.
  • The Victoria & Albert Museum: a bibliography and exhibition chronology, 1852-1996, compiled by E. James, London 1998.
  • The Cloisters. Studies in Honor of the Fiftieth Anniversary, a cura di E.C. Parker, M.B. Shepard, New York 1992.
  • E. Tonin, Il dibattito museale negli anni 1970-1990 (materiali e considerazioni per una bibliografia), in «Accademia Clementina. Atti e Memorie», 41 (2001), pp. 47-122.
  • B. Toscano, Museo locale e territorio, in «Spoletium», 16-17 (1972), pp. 3-19.
  • S. Troilo, La patria e la memoria. Tutela e patrimonio culturale nell’Italia unita, Milano 2005.

1.2 Pubblicazioni seriali ancora in corso

  • «Arte a Bologna. Bollettino dei Musei civici d’arte antica», Bologna 1990-
  • «Butlletí del Museu Nacional d’Art de Catalunya», Barcelona 1993- 
  • «Dumbarton Oaks Papers», Washington DC 1940-
  • «Gesta. International Center of Medieval Art», New York 1963-
  • «Kölner Museums Bulletin. Berichte und Forschungen aus den Museen der Stadt Köln», Köln 1961-
  • «La revista del MNAC», Barcelona 2008-
  • «Schweizerisches Landesmuseum Jahresbericht», Zürich 1913-
  • «The Metropolitan Museum Journal», New York, 1968-

 

2. Risorse web: sitografie e repertori

Tanto è difficile definire l’ambito delle collezioni museali di opere d’arte medievale, quanto selezionare i siti e i repertori dedicati o utili; tanto i musei complessivamente intesi sono liminari con gli ambiti, fra gli altri, della storia dell’arte e della cultura, della sociologia e dell’economia, del turismo e delle religioni, quanto le risorse informatiche si integrano, si sovrappongono o si confondono a quelle di tali ambiti. Si è imposta pertanto la necessità di orientamenti e criteri di selezione chiari e fermi. Sul doppio livello di siti generali, ricchi di rimandi interni, e siti specifici dedicati, a quelli che riguardano i musei sono stati affiancati e anteposti solo quelli dedicati e utili alla storia dell’arte, vuoi per i contenuti vuoi per gli strumenti forniti alla ricerca. Per quanto talvolta ricchi di informazioni, non sono stati invece considerati i siti ad esplicito e prevalente carattere commerciale, turistico e religioso.
L’organizzazione per gruppi scelta è artificiosa, pensata per facilitare l’accesso e il reperimento delle informazioni.

 

2.1 Siti per la storia dell’arte

2.1.1 Siti e OPAC  generici

2.1.2 Siti di particolare interesse per la storia dell’arte medievale

 

2.2. Siti per i musei

 

2.3. I musei

2.3.1 Musei dedicati all’arte medievale o con raccolte molto consistenti di opere

2.3.2 Musei con una rilevante sezione dedicata all’arte medievale

2.3.3 Musei civici e diocesani di rimarchevole interesse per l’arte medievale

2.3.4 Altri musei, dedicati a monumenti medievali o a centri e territori con testimonianze significative per l’arte medievale

2.3.5 Alcuni esempi di musei virtuali

 

2.4. Musei e ricerca storico-artistica

2.4.1 Centri di ricerca

2.4.2 Le biblioteche di museo

2.4.3 Fototeche e archivi fotografici



Segnalazioni


Insieme al necessario e costante aggiornamento questa pagina potrà essere arricchita nei contenuti se, per le scelte operate o i limiti di conoscenza, dovessero essere state omesse realtà significative e qualificanti il tema. Le proposte in tal senso potranno essere discusse direttamente col curatore della scheda, Alessio Monciatti (alessio.monciatti@unimol.it).


Curatore


Alessio Monciatti (San Giovanni Valdarno [Arezzo] 1971) ha studiato a Firenze e si è perfezionato alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Già membro della Max Planck Gesellschaft, ricercatore presso la Scuola Normale Superiore e funzionario della Pinacoteca di Brera, insegna Storia dell’arte medievale all’Università del Molise. Fra i suoi interessi la pittura e i mosaici dal secolo XII al XIV, le residenze papali, la storia delle esposizioni d’arte medievale. Su quest’ultimo tema ha curato con Enrico Castelnuovo Medioevo/medioevi. Un secolo di esposizioni d’arte medievale (Pisa 2007) e ha in corso di stampa La Mostra giottesca. Cronache e storia dell’esposizione fiorentina del 1937.

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Ultima modifica: 04/10/2008
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