Infrastruttura di rete 1998-2010


Struttura 1998-2010

Come suggerisce il titolo, Reti Medievali ha un’architettura reticolare, volta a sfruttare le potenzialità ipertestuali e multimediali di internet. RM è infatti – a un tempo – un grande ipertesto, un archivio di testi e di immagini, un repertorio di links.

Articolata in dieci sezioni, ciascuna contraddistinta da un diverso colore di sfondo delle pagine, RM è stata dislocata, fino al marzo del 2010, sui vari server delle università italiane cui afferivano i 5 redattori che avevano promosso l’iniziativa. In tal modo si intendeva favorire una migliore distribuzione dell’impegno redazionale, in sintonia con la natura distribuita e interconnessa della rete. In seguito, una più attenta riconsiderazione delle difficoltà di coordinamento che una tale struttura comportava ha indotto la redazione a optare per la concentrazione di tutta RM su un unico server, dell’Università degli Studi di Verona, e a prevedere il mirroring sui server delle Università degli Studi di Firenze, di Napoli Federico II e di Palermo.

In origine, la ‘copertina’ di Reti Medievali – all’url di base – e la Home Page erano pubblicate sul server del Laboratorio informatico del Dipartimento di Studi storici e geografici dell’Università degli Studi di Firenze, ove ha sede il Polo Informatico Medievistico, che aveva curato lo sviluppo editoriale e la messa a punto grafica dell’intero progetto di RM. Sul server di Firenze erano pubblicate anche la sezione RM Rivista, nonché le sezioni RM Calendario e RM E-book. La sezione RM Biblioteca era invece ubicata sul server dell’Universita’ degli Studi di Verona, dopo essere stata, fino a gennaio 2003, sul server del Centro Tecnologie Multimediali della Facoltà di Lettere dell’Universita’ degli Studi di Trento. La sezione RM Didattica era invece pubblicata sul server del Laboratorio di Informatica umanistica della Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università "Ca’ Foscari" di Venezia. Sul server del Centro Didattico Scientifico dell’Università degli Studi di Napoli Federico II erano poi la sezione di informazioni redazionali in cui era contenuta questa pagina, RM Redazione, RM Repertorio, nonché le sezioni RM Contatti e RM News.  Le sezioni RM MemoriaRM Novità (chiusa nell’aprile 2008 e sostituita dagli annunci presenti nella Home Page e in RM News) erano invece sul server del Centro universitario di calcolo dell’Università degli Studi di Palermo.


Consultazione 1998-2010

La possibilità di sfogliare la rivista è assicurata da due barre di links presenti in ogni pagina di RM. La barra orizzontale – che scorre sotto il logo e la testata – consentiva di muoversi da una sezione all’altra: il diverso colore delle pagine di ogni sezione agevola l’orientamento visivo del lettore. La barra verticale – che scorre sulla banda colorata sinistra – è invece riservata alla consultazione delle rubriche e delle partizioni interne a ogni sezione: il link di coda riporta, da ogni pagina, alla Home Page della rispettiva sezione.

L’interattività con RM è assicurata dalla possibilità di inviare messaggi alla redazione, all’indirizzo <retimed@unina.it> oppure ai singoli redattori.


Caratteristiche tecniche 1998-2010

Il Web-design è stato appositamente creato e sviluppato dallo staff tecnico del Polo Informatico Medievistico dell’Università di Firenze, e in particolare dal web designer Luigi Siciliano.

La linea grafica e ipermediale di RM è concepita in termini rigorosamente omogenei, pur nell’articolazione in più sezioni e nella distribuzione originaria tra più server. La soluzione grafica adottata è ottimizzata per la visualizzazione sui browser più diffusi – Firefox, Internet Explorer, Netscape e Opera – in area schermo a partire da 640×480 pixel (e colori a 16 bit).

Segnalazioni di eventuali disfunzioni tecniche e grafiche sono particolarmente gradite: <redazione@retimedievali.it>.

Server:

  1. Università degli Studi di Verona (Main);
  2. Centro di Ateneo per i Sistemi Informativi dell’Università degli Studi di Napoli Federico II (Mirror);
  3. Centro universitario di calcolo dell’Università degli Studi di Palermo (Mirror).

 (marzo 2010)