Fonti
Antologia delle fonti altomedievali
a cura di Stefano Gasparri
e Fiorella Simoni
con la collaborazione di Luigi Andrea Berto
© 2000 – Stefano Gasparri per “Reti Medievali”
1. La restaurazione imperiale: politica e ideologia (A) Alcuino, Lettere,
EE 4, 174. (B) Annali di Lorsch,
SS 1, anno 800. (C) Teofane, Cronografia,
PG 108, anno 800. (A) Fino ad ora tre persone
sono state al vertice della gerarchia nel mondo: Il rappresentante della
sublimità apostolica, che occupa la sede del beato Pietro principe
degli apostoli, di cui è vicario. Quel che sia capitato all’attuale
reggitore della sede, la vostra stessa bontà si è premurata
di farmelo sapere. L’altra è la dignità imperiale,
che esercita il potere secolare nella seconda Roma. In quale empio modo
il capo di quest’impero sia stato deposto, non da stranieri, ma
da suoi familiari e concittadini, è una notizia diffusasi e narrata
ovunque. La terza è la dignità regia nella quale il volere
del nostro signore Gesù Cristo pose voi in qualità di
reggitore del popolo crisitano. Questa prevale sulle altre due dignità,
le eclissa e le sorpassa. È ora su te solo che si appoggiano le
chiese di Cristo, da te solo attendono la loro salvezza, da te, vendicatore
dei crimini, guida di coloro che sbagliano, consolatore degli afflitti,
sostegno degli onesti.
Alcuino, Lettere, EE 4, 174.
Testo originale (B) E poiché allora
il titolo imperiale era vacante nelle terre dei Greci ed essi avevano
per imperatore una femmina, parve giusto allo stesso papa Leone e a
tutti i santi padri presenti nell’assemblea ed anche a tutto il
resto del popolo cristiano, di dover dare a Carlo, re dei Franchi, il
nome d’imperatore, dal momento che egli aveva in suo potere la
città di Roma, dove i Cesari sempre avevano avuto la consuetudine
di risiedere, e le altre residenze imperiali in Italia, in Gallia e
in Germania. Poiché Dio onnipotente aveva permesso che tutte
queste sedi venissero in suo potere, a loro sembrava giusto che egli,
con l’aiuto di Dio e a richiesta di tutto il popolo cristiano,
avesse tale dignità. Alla loro richiesta re Carlo non volle opporre
un rifiuto; ma, sottomettendosi al volere di Dio, e a petizione dei
sacerdoti e di tutto il popolo cristiano, nel giorno della natività
di Nostro Signore Gesù Cristo assunse il titolo d’imperatore
con la consacrazione di papa Leone.
Annali di Lorsch, SS 1, anno 800.
Testo originale (C) Rifugiatosi [Leone] presso
il re dei Franchi, questi punì severamente i di lui nemici e
lo rimise sul trono allorché, circa il medesimo tempo, Roma cadde
in potere dei Franchi. [Leone], restituendo a Carlo il favore che aveva
ricevuto, lo coronò basileus dei romani nel tempio del
beato apostolo Pietro, ungendolo dalla testa ai piedi e ponendogli addosso
le vesti imperiali e la corona, nel mese di dicembre, giorno 25, indizione
nona.
Teofane, Cronografia, PG 108, anno 800. Testo originale
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