Fonti
Antologia delle fonti bassomedievali
a cura di Stefano Gasparri,
Andrea Di Salvo e Fiorella Simoni
© 2002 – Stefano
Gasparri per “Reti Medievali”
5. Enrico III
(A) Ruggero di Wendower, Florilegi
delle storie, RS 84/2, pp. 197-198. (B) Annali di Londra,
RS 76/1, p. 49.
Enrico III successe giovanissimo al padre (1216) e, anche dopo essere
uscito dalla minore età, continuò a servirsi di consiglieri
e funzionari di fiducia, per lo più stranieri, che spesso perciò
vennero ritenuti estranei agli interessi dell'Inghilterra. Il racconto
della sua incoronazione che, fa Ruggero di Wendower, monaco dell'abbazia
di Saint Albans, presenta l'omaggio di fedeltà reso da Enrico
al pontefice per il regno di Inghilterra e Irlanda; richiama l'impegno
del re nel campo dell'amministrazione della giustizia e del riordinamento
legislativo (A).
Sul continente Enrico riprese una costosa politica dinastica. Dopo la morte di
Federico II sostenne la candidatura al soglio imperiale e al regno di Sicilia di
due suoi fratelli, mentre sull'isola ancora nel 1257 fu sconfitto dai Gallesi
(B).
(A) Quando Giovanni re degli
inglesi morì, si riunirono a Gloucester, la vigilia della festa
degli apostoli Simone e Giuda, in presenza di Gualo, legato della sede
apostolica e di [segue un elenco di vescovi e signori] per incoronare
Enrico, figlio maggiore del re Giovanni, re d'Inghilterra. Il giorno seguente,
predisposto tutto ciò che era necessario per l'incoronazione, il
detto legato e i vescovi e i conti che questi aveva in processione solenne
convocato, condussero il re che doveva essere incoronato, alla chiesa
conventuale, dove, dinanzi all'altare maggiore, il re giurò di
fronte al clero e al popolo sulle sacre scritture e sulle reliquie di
molti santi che avrebbe prestato onore e reverenza a Dio e alla Santa
Chiesa e ai dettami della Chiesa per tutti i giorni della sua vita. Egli
giurò anche che avrebbe mantenuto una vera giustizia in seno al
popolo che gli era stato affidato; che avrebbe eliminato cattive leggi
e inique consuetudini semmai ne avesse trovata qualcuna nel regno e che
avrebbe osservato le buone leggi che già esistevano e avrebbe indotto
tutti a osservarle. Quindi rese omaggio alla santa chiesa di Roma e al
papa Innocenzo per i regni di Inghilterra e Irlanda e giurò che
avrebbe fedelmente pagato i mille marchi che suo padre aveva offerto alla
Chiesa …….. conservato il predetto regno.
Pietro, vescovo di Winchester, lo consacrò e lo incoronò
solennemente re, con salmi, e canti che solitamente accompagnano l'incoronazione
dei re. Poi, celebrata una messa solenne, i suddetti vescovi e i conti
condussero il re che aveva indossato le vesti reali in solenne processione
fino al banchetto dove tutti, sedendo secondo il loro rango, con gioia
ed esultanza. Ruggero di Wendower, Florilegi delle storie, RS 84/2, pp. 197-198.
(B) Nell'anno del Signore 1257,
la domenica prima della domenica dell'Annunciazione, Riccardo conte di
Cornovaglia, fratello del re d'Inghilterra venne coronato re di Germania,
presso Aquisgrana e poi nel giorno dell'ascenzione fu unto nella sede
del grande Carlo. I gallesi mossero guerra contro il signore Edoardo dato
che quello stesso re valendosi di un cattivo consiglio impose loro il
giogo di una servitù cui non erano abituati; contro di essi il
signor re condusse un esercito presso Gannok ……la festa di
san Lorenzo; ma ottenuto poco o nulla tornò indietro a Londra,
al tempo della festa di san Matteo. Annali di Londra, RS 76/1, p. 49.
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