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Didattica > Fonti > Stato e società nell'ancien régime > IV, 19 | |||||||||
FontiStato e società nell'ancien régimea cura di Angelo Torre © 1983-2006 – Angelo Torre Sezione IV – La ristrutturazione dello stato e i suoi meccanismi sociali nel secondo Seicento19. L'emergere di nuovi problemi: trasformazione del diritto e repressione sociale nell'Inghilterra hannoverianaEntrambi i documenti qui presentati illustrano aspetti repressivi del governo di Walpole, che già abbiamo incontrato nell'atto di giustificare gli intenti della propria politica di compromesso tra esigenze finanziarie e innovazione fiscale. Gli oggetti della repressione sono indubbiamente eterogenei, ma non si può affermare che gli apparentemente inermi cacciatori di frodo colpiti dal cosiddetto «Black Act» (doc. a) rappresentino il passato dell'Inghilterra agraria, mentre gli apparentemente organizzati tessitori dell'Inghilterra occidentale costituiscano un segno premonitore della futura rivoluzione industriale. In realtà si tratta di due aspetti distinti dello stile di governo dell'oligarchia whig e degli elementi portanti della sua strategia politica. Da un lato, infatti, la protesta dei cacciatori mascherati intendeva colpire il ricambio all'interno dell'élite che caratterizza l'insediamento della dinastia hannoveriana, e in particolare quel pugno di cortigiani corrotti di Giorgio I dietro i quali va tuttavia individuato un mondo di speculatori arditi e, in qualche caso, di accorpatori di terre che suscitano la collera della gentry periferica, che reagisce alle trasformazioni dei rapporti di proprietà mobilitando le comunità su cui si esercita la propria influenza (doc. a). È un fenomeno che si colloca all'interno di un cruciale processo di trasformazione del diritto, che tende a oggettivarsi e a colpire con la pena di morte i delitti contro la proprietà. Nello stesso senso sembrano andare le riflessioni contenute nel documento b, dove i lavori preparatori del primo editto contro le associazioni dei lavoratori ci mostrano alcuni tratti tipici del rapporto tra amministratori locali e le popolazioni dell'epoca protoindustriale: un mondo nel quale si vanno sfaldando i rapporti paternalistici che già avevano suscitato il sarcasmo di Daniel Defoe (cfr. doc. 15/b), ma nel quale il salario viene ancora pagato in natura; in cui talvolta la rivendicazione salariale è difficilmente scindibile dalla rivolta frumentaria, e la protesta si esprime in forme simboliche sovvertitrici della gerarchia — quali la cavalcata della panca —, che ricordano il linguaggio degli charivari. Fonti: E. P. THOMPSON, Whigs and Hunters. The Origins of the Black Act, London, Allen Lane, 1975, Appendix I, pp. 270-77; b/ HORN - RANSOME (a cura di), English Historical Documents, vol. X, cit., pp. 484-86. a/ Il «Black Act» (1722): autorità giudiziaria e conflitti sociali nelle campagne inglesiI. Poiché numerose persone malintezionate e faziose si sono negli ultimi tempi raccolte sotto il nome di Blacks, e hanno stretto confederazioni per sostenersi e portarsi mutua assistenza nel cacciare e distruggere cervi, nel depredare conigliere e peschiere, nell'abbattere piantamenti di alberi, e altre pratiche illegali; e, in gran numero, armati di spade, archibugi, e altri strumenti d'offesa, molti di loro con il viso annerito o gli abiti camuffati, hanno cacciato illegalmente nelle foreste del re e nei parchi di diversi sudditi di sua maestà, distruggendo, uccidendo e asportando cervi, depredando conigliere, pescaie e peschiere, e abbattendo piantamenti di alberi; e similmente con promesse di denaro o altre ricompense hanno sollecitato numerosi sudditi di sua maestà a unirsi loro e hanno inviato lettere firmate con nomi falsi a numerose persone richiedendo loro cacciagione e denaro, e minacciandole di grandi violenze nel caso che non intendessero cedere a tali illegali richieste, o che le ostacolassero o denunciassero tali pratiche perverse, e hanno effettivamente provocato gravi danni a numerose persone che si sono rifiutate di accondiscendere alle loro richieste, o si sono adoperate per consegnarli alla giustizia, con gran terrore dei pacifici sudditi di sua maestà. Per prevenire tali perverse e illegali pratiche si stabilisce […] che chiunque illegalmente e maliziosamente caccerà, ferirà, ucciderà, distruggerà o ruberà qualunque cervo rosso o daino, o illegalmente deprederà conigliere o luoghi in cui si tengono conigli o lepri, o illegalmente ruberà o asporterà pesci dai fiumi o dalle peschiere; o chiunque […] caccerà, ferirà, ucciderà […] cervi rossi e daini nutriti e tenuti in qualsiasi parte delle foreste o dei parchi di sua maestà, chiusa e recintata con palizzate, staccionate o steccati, o in qualsiasi parco, radura o terreno recintato in cui si tengono cervi rossi o daini; o chiunque illegalmente e maliziosamente distruggerà o aprirà le chiuse o le testate di ogni peschiera causando la perdita e la distruzione del pesce; o chiunque illegalmente e maliziosamente ucciderà, mutilerà o ferirà qualsiasi tipo di bestiame, o taglierà o altrimenti distruggerà alberi piantati in qualsiasi viale, o fatti crescere in qualsiasi frutteto, orto o piantamento per ornamento, protezione o profitto; o darà fuoco a case, fienili o tettoie, o a casupole, pollai, covoni, o biche di grano, paglia, fieno o legna; o volontariamente sparerà a qualsiasi persona in case di abitazione, o altro luogo […] ogni persona colpevole di questi reati… sarà giudicata colpevole di fellonia, e patirà la morte come nei casi di fellonia […]. XI. E […] sarà consentito a ogni giudice di pace inviare a ogni agente di polizia […] l'autorizzazione a entrare in qualsiasi casa per cercarvi cacciagione rubata o presa illegalmente in violazione degli statuti contro la caccia al cervo. b/ La preparazione del «Combination Act» (1726)[31 marzo 1726] La commissione aveva […] esaminato il contenuto di alcune petizioni; e, in seguito all'esame delle testimonianze, aveva stabilito che esse potevano esser disposte nel modo seguente: Il signor William Pike disse […] che i tessitori si lamentano di venir pagati in natura; ma crede che questa non sia la causa delle rivolte, perché queste di solito iniziano in primavera, quando vi è una maggior domanda di cibo, e la maggior abbondanza di lavoro. Che i suoi lavoranti avrebbero di buon grado accettato i salari che aveva offerto loro; ma che quelli dell'associazione avevano minacciato di espellerli se li avessero accettati, e di mandarli in giro a cavalcioni su una panca; al che, egli si era visto costretto a pagare il salario richiesto, per prevenire l'interruzione del lavoro; è a conoscenza di parecchi che sono stati portati in giro a cavalcioni su una panca. Egli è disposto a pagare i suoi lavoranti in denaro; e, crede, tutti i maestri dovrebbero esser costretti a fare lo stesso. |
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