Logo di Reti Medievali 

Didattica

spaceleftMappaCalendarioDidatticaE-BookMemoriaOpen ArchiveRepertorioRivistaspaceright

Didattica > Fonti > Antologia delle fonti altomedievali > II > 10

Fonti

Antologia delle fonti altomedievali

a cura di Stefano Gasparri
e Fiorella Simoni
con la collaborazione di Luigi Andrea Berto

© 2000 – Stefano Gasparri per “Reti Medievali”


II
La fine del mondo antico / 2
Gli invasori e il nuovo assetto dell’Occidente

10. Teodorico
(A) Cassiodoro, Varie, AA 12, II, 41.
(B) Anonimo Valesiano, Parte seconda, AA 9, pp. 322, 324-325.

Con l’uccisione di Odoacre, nel 493, Teodorico divenne signore incontrastato in Italia come re dei Goti, mentre una non ben definita supremazia, almeno di onore, fu riconosciuta a Costantinopoli. Nella conduzione dello Stato Teodorico instaurò una sorta di parallelismo tra due società, con l’uso delle armi riservato ai Goti e l’esercizio degli uffici civili riservato ai Romani, ma mostrò anche rispetto per la civiltà e le istituzioni romane e per la religione cattolica, conciliandosi, in un ampio clima di consenso, le forze migliori dell’aristocrazia intellettuale. Ricordiamo Cassiodoro, l’autore della perduta storia dei Goti, che redasse all’uso romano la corrispondenza e gli atti di nomina di Teodorico e dei suoi successori; Ennodio, poi vescovo di Pavia, autore di un panegirico del re; il filosofo Severino Boezio, in seguito vittima illustre della rottura di un’intesa, che pure era stata lunga e sentita. Il momento di massimo accordo tra Teodorico ed il mondo romano, è distesamente narrato nella fonte principale, il già citato Anonymus Valesianus. Sul versante della politica estera le lettere scritte da Cassiodoro sono una testimonianza diretta della rete di alleanze e protezioni instaurata da Teodorico nei confronti dei regni romano-barbarici: in particolare riportiamo una lettera che mostra l’intenzione di proteggere da Clodoveo gli Alamanni sconfitti (A). Come è noto, l’accordo con la popolazione romana doveva infrangersi, sul declinare del regno, per le ripercussioni ai mutamenti religiosi verificatisi a Costantinopoli. Il senso di un radicale rovesciamento dei rapporti lo si può cogliere nell’Anonymus Valesianus dove l’analfabetismo di Teodorico è prima presentato quasi per esaltare una innata saggezza del re, quindi è riproposto come elemento che introduce una lunga serie di azioni criticate dall’autore come prodromi di una minacciata persecuzione anticattolica e delle uccisioni di Simmaco e Boezio (B).


(A) […]

Cassiodoro, Varie, AA 12, II, 41.

Traduzione in italiano


(B) […]

Anonimo Valesiano, Parte seconda, AA 9, pp. 322, 324-325.

Traduzione in italiano

© 2000
Reti Medievali
UpUltimo aggiornamento: 01/09/05