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Fonti

Predicazione e vita religiosa nella società italiana (da Carlo Magno alla Controriforma)

a cura di Roberto Rusconi

© 1981-2006 – Roberto Rusconi


Indice

Sezione I - L'inquadramento religioso delle popolazioni nell'alto medioevo
Introduzione
Nota bibliografica
1. Ciò che i chierici debbono sapere
2. Le domande che devono essere rivolte a coloro i quali vogliono diventare chierici
3. I criteri della predicazione per Carlo Magno
4. L'uso della lingua volgare nei rapporti pastorali tra chierici e laici
5. Un'organizzazione capillare della predicazione
6. La predicazione dei chierici nell'impero carolingio
7. Carlo Magno commissiona la nuova edizione delle letture per la predicazione
8. L'omeliario di Paolo Diacono
9. La legislazione per il clero italiano nell'età carolingia
10. Solo i poveri vanno a sentire le prediche
11. La predicazione impossibile e la stanca ripetizione dei decreti
12. L'autorità per eccellenza: Gregorio Magno
13. Come si compone un sermone latino nel IX secolo
14. Come si predica in una parrocchia nel IX secolo
15. I libri di una pieve rurale nell'Italia padana
16. Un vescovo e la predicazione del suo clero parrocchiale
17. La predicazione dei chierici a Milano alla metà del secolo XI
18. La predicazione itinerante degli eremiti nella Sabina
19. La predicazione dei monaci a favore della riforma gregoriana
20. I monaci non debbono più uscire a predicare fuori dai chiostri
21. I predicatori evangelici debbono essere poveri come gli apostoli
22. L'esclusione dei monaci dalla pastorale al primo concilio del Laterano (1123)
23. Pretese di superiorità tra monaci e canonici regolari
24. Il tentativo di riformare una chiesa feudalizzata
25. Una questione di campanile tra canonici e monaci
26. Il quarto concilio del Laterano (1215) e le strutture della pastorale tardo-medievale
27. Come lnnocenzo III si propone ad esempio per i predicatori
28. La predicazione della crociata agli inizi del XIII secolo
Sezione II - Movimenti religiosi e sette ereticali: la lotta per la predicazione ai laici
Introduzione
Nota bibliografica
1. La predica di Arialdo del 1057
2. Ai laici solo il «verbum exhortationis»
3. Il diritto canonico rimette i laici al loro posto
4. Imitazione degli apostoli e propaganda catara
5. La predicazione catara e la manipolazione del Testo del Nuovo Testamento
6. Il mercante lionese Valdo si fa tradurre in volgare la Bibbia per comprendere il Vangelo e per poterlo predicare
7. I Poveri di Lione all'esame della curia pontificia
8. La predicazione povera e itinerante dei primi Poveri di Lione
9. La predicazione femminile e le calunnie dei monaci
10. La scomunica generale dei predicatori laici non autorizzati
11. Ardicio, vescovo di Piacenza, e gli eretici italiani
12. La predicazione evangelica dei valdesi secondo gli inquisitori
13. Eresia e politica: la propaganda catara a Orvieto
14. Eresia e politica: la pubblica predicazione catara a Orvieto
15. La riconciliazione degli Umiliati: il «verbum exhortationis» ai laici
16. La predicazione degli Umiliati agli occhi dei contemporanei
17. Predicazione e proselitismo degli Umiliati
18. La predicazione anti-ereticale dei Poveri cattolici
19. La predicazione dei Poveri lombardi: da laici a chierici
20. La vocazione apostolica di Francesco d'Assisi
21. L'approvazione della predicazione itinerante dei primi francescani
22. La predicazione dei primi frati minori: chierici o laici?
23. Le prediche di Francesco come discorsi politici
24. Le prediche di Francesco nella testimonianza di un medico
25. La predica di Francesco ai cardinali: il rifiuto del metodo chiericale
26. La predica agli uccelli: la deformazione oleografica
27. La predicazione nella regola non approvata dai frati minori
28. Il divieto definitivo della predicazione dei laici
29. Gerardo Segarelli e gli «apostoli»
30. Nelle prediche i laici sono tenuti solo ad ascoltare
31. I predicatori sanno alcune cose, i laici ne debbono sapere meno
Sezione III - Gli ordini mendicanti e la pastorale ecclesiastica nel basso medioevo
Introduzione
Nota bibliografica
1. La nascita dell'ordine dei frati predicatori
2. I primi predicatori domenicani a Bologna
3. Le norme sulla predicazione nelle costituzioni domenicane
4. La predicazione nella Regola dei frati minori
5. L'organizzazione del curriculum dei predicatori nell'ordine dei frati minori
6. L'arte di comporre una predica
7. Vademecum per il predicatore ordinario
8. Tra predicazione e narrazione: gli «exempla»
9. Prediche e vite dei santi
10. Predicazione sociale alle masse e fenomeni di divismo
11. Frate «Cornetta» e il movimento popolare dell'Alleluja
12. Predicazione e artifici nella devozione dell'Alleluja
13. Predicazione e urbanistica
14. La predicazione anti-ereticale del domenicano Pietro da Verona
15. Le prediche rivolte alle diverse categorie sociali
16. Discorsi come prediche
17. Il pulpito e il banditore
18. Predicazione domenicana e creazione dell'ideologia capitalistica
19. Cose sottili e cose grosse
20. Le reazioni del pubblico
21. Il domenicano Venturino da Bergamo e il pellegrinaggio romano del 1335
22. Le prediche ai rozzi
23. Utilità delle prediche
24. La predicazione clandestina alla fine del '300
25. Le prediche scritte di un mercante devoto
26. Come attirare il pubblico alle prediche
27. Quando il predicatore sceglie un argomento non adatto al suo pubblico
28. Il moto dei Bianchi del 1399: devozione, predica, processione
29. Lettere su un predicatore
30. La predicazione apocalittica agli inizi del '400
31. Le donne alla predica
32. Predicazione mendicante e mentalità mercantile
33. Predicazione e truffa
34. La famiglia a predica
35. La città e il predicatore
36. La predicazione al servizio della politica
37. La predica come sacra rappresentazione
38. Dal diario di un predicatore
Sezione IV - La predicazione evangelica e la Riforma protestante in Italia
Introduzione
Nota bibliografica
1. Eremiti e predicatori itineranti della fine del mondo
2. La predicazione ufficiale e la predicazione degli eremiti
3. La coscienza del profeta
4. Ascoltatori attenti e ascoltatori distratti: le prediche di Gerolamo Savonarola secondo un anonimo
5. Ascoltatori attenti e ascoltatori distratti: le prediche di Gerolamo Savonarola secondo uno dei suoi seguaci
6. La repressione della predicazione savonaroliana a Firenze
7. Machiavelli non va alle prediche
8. Letterati umanisti e predicatori ignoranti
9. Novellieri e decadenza della predicazione
10. Seguaci di Savonarola e predicatori di impostura
11. L'ignoranza del clero e una proposta di riforma
12. Il decreto sulla predicazione del quinto concilio del Laterano (1516)
13. Il concilio provinciale fiorentino del 1517 e la proibizione della predicazione apocalittica
14. I primi predicatori cappuccini
15. Il rinnovamento episcopale e la predicazione dei parroci
16. La predicazione evangelica dei parroci
17. Un esempio di predicazione scritturale
18. Il moderatismo ecclesiastico e la predicazione di temi discussi
19. La Scrittura predicata in volgare
20. Le prospettive senza esito di un rinnovamento umanistico nella predicazione
21. Il più famoso predicatore italiano del '500: Bernardino Ochino
22. La predicazione condizionata
23. I primi cappuccini come predicatori evangelici
24. Tra sant'Agostino e Lutero: libero arbitrio e predestinazione
25. Le questioni che non debbono essere predicate al popolo
26. La predicazione come avvenimento mondano
27. Bernardino Ochino difende le sue prediche dalle prime accuse di eresia
28. Le prediche di Ochino: criptoprotestanti o evangeliche?
29. La predicazione nelle costituzioni sinodali veronesi del 1542
30. Il rapporto dell'inquisitore sulle prediche di Ochino
31. L'arte del dire e del non dire nelle prediche
32. Come ci si convince di essere stato un predicatore criptoriformato
33. La predicazione protestante diffusa a mezzo stampa
34. Le prediche protestanti riscritte da Ochino in esilio
35. La predicazione criptoriformata prima del concilio di Trento
36. La predicazione degli anabattisti
37. La crisi della predicazione clandestina dei riformati
38. Le prediche dei pastori italiani a Ginevra
39. Accattoni e predicazione clandestina
40. Predicazione alternativa nelle montagne della Carnia
41. Professione di fede di un predicatore riformato indipendente
Sezione V - La Controriforma e il concilio di Trento
Introduzione
Nota bibliografica
1. Contro i predicatori che introducono in Italia l'eresia «lutherana»
2. Agli albori della Controriforma
3. I predicatori denunciano dal pulpito i sospetti di luteranesimo
4. Alla caccia dei predicatori eretici
5. Repressione politica della predicazione riformata
6. L'inquisizione e il controllo della predicazione
7. L'irrigidimento della predicazione cattolica
8. Il decreto del concilio di Trento sulla predicazione
9. Per il mantenimento dei privilegi dei religiosi mendicanti in materia di predicazione
10. Il dibattito conciliare sulla predicazione, secondo la ricostruzione politica di Paolo Sarpi
11. Contro i predicatori sospetti di eresia
12. La predicazione controriformistica
13. La predicazione dei gesuiti e le nuove forme di devozione
14. La predicazione tridentina dei gesuiti
15. La predicazione nelle parrocchie secondo il concilio di Trento
16. Le missioni dei gesuiti
17. Avvertimenti per i predicatori
18. La cultura del clero nel primo concilio provinciale milanese (1565)
19. Sermoni latini e prediche volgari dei vescovi
20. L'episcopato post-tridentino e la predicazione
21. Successi di un predicatore della Controriforma
22. Predicazione e catechismo
23. Lingua italiana e predicazione
24. Contro i barocchismi nella predicazione

Nota conclusiva
Nota bibliografica
© 2000
Reti Medievali
UpUltimo aggiornamento: 01/03/2006