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Fonti

Antologia delle fonti bassomedievali

a cura di Stefano Gasparri,
Andrea Di Salvo e Fiorella Simoni

© 2002 – Stefano Gasparri per “Reti Medievali”


XII
L'espansione europea / 2
Vicino Oriente, Bisanzio, Europa dell'Est

0. Introduzione

Nel corso dei secoli XII e XIII, l'Europa occidentale ampliò grandemente i suoi confini, proseguendo il moto espansivo iniziato con la Reconquista in Spagna e con la prima crociata [cfr. cap. 5]. La novità di questo periodo fu l'aggiunta di una nuova direttrice, il nord-est europeo.
Il regno latino di Gerusalemme, nato dalla conquista crociata, fu il primo esempio di un esperimento di tipo “coloniale” dell'Europa medievale (1): infatti si trattava di un territorio lontano dall'Europa, totalmente diverso per costumi e struttura sociale, al quale i crociati sovrapposero il modello di organizzazione feudale, a fini di governo dei paese e di difesa militare. Il sovrano rimase sempre piuttosto debole nei confronti dell'aristocrazia, che aveva il suo organo rappresentativo nella Haute Cour. Un altro importante fattore politico-sociale (e in parte anche di popolamento) fu dato dalla presenza nelle città del regno di colonie di mercanti italiani (cui si aggiunsero Provenzali e Catalani), alle quali furono concessi importanti privilegi commerciali. All'interno del regno si profilava una possibilità di collaborazione tra cristiani d'oriente, crociati e in parte anche musulmani, ma ad essa erano ostili i nuovi arrivati dall'Europa, che comunque erano essenziali per rivitalizzare continuamente le deboli forze del regno. Da quest'ultimo punto di vista, una caratteristica del dominio crociato fu quella di aver dato una grande occasione di sviluppo agli Ordini monastico-militari, il cui scopo era proprio quello di difendere la Terrasanta con le armi in pugno (2). Ma non appena i musulmani ebbero superato i loro contrasti interni e ritrovato la loro unità politica nella regione, sotto il comando di Zinki, governatore di Mosul e Aleppo – solo nominalmente soggetto al califfo di Bagdad –, il dominio crociato iniziò a sgretolarsi: dalla caduta di Edessa nel 1146 a quella di Gerusalemme nel 1187, ad opera di Saladino, il regno percorse una parabola discendente inarrestabile, nonostante che i tentativi europei portassero ad una seconda e ad una terza crociata (3).
L'agonia dell'ideale crociato fu in seguito definitivamente mostrata dalla quarta crociata, deviata su Zara e poi su Costantinopoli per assecondare gli interessi veneziani, e risoltasi nella creazione dell'effimero impero latino d'oriente (1204-1261), creatura politica retta sulle armi dei cavalieri occidentali stanziatisi nell'ex-impero bizantino e sulle navi di Venezia (4); la successiva ripresa bizantina, a partire da Nicea, riportò una dinastia greca – i Paleologhi – sul trono di Costantinopoli con l'appoggio di Genova, interferendo anche nella dura lotta, commerciale, politica e militare tra le città italiane in oriente (5).
In questo stesso periodo, a partire dall'epoca di Genghiz Khan (1167-1227), le grandi conquiste mongole (6) sconvolsero l'Asia, creando un vasto impero destinato a fornire, in seguito, agli stessi mercanti italiani la possibilità di un'ulteriore espansione, questa volta pacifica, verso l'estremo Oriente. In un primo tempo però l'impero mongolo rappresentò una tremenda minaccia per l'Europa, della quale i contemporanei furono acutamente coscienti. Se l'Europa occidentale si salvò grazie alla morte improvvisa del khan Ogodai la Russia invece fu sommersa dai Mongoli. Questi ultimi erano così arrivati a lambire l'espansione verso est dei Tedeschi, il cosiddetto Drang nach Osten, che stava cambiando la carta politica ed in parte etnica dell'Europa centro-orientale popolando di contadini tedeschi (oltre che olandesi e fiamminghi) gli attuali Länder orientali della Germania e penetrando profondamente in Polonia, in Boemia e nei Paesi baltici, dove furono fondate anche future capitali come Riga e Memel (8). La lotta tra Tedeschi e Slavi, a causa dei paganesimo dei secondi (7), prese le forme della crociata, che fu formalmente bandita nel 1146, insieme alla crociata (la seconda) contro i musulmani di Spagna e d'Oriente (9). Protagonisti dell'espansione tedesca furono, più che gli imperatori, le grandi casate feudali, le gerarchie episcopali e gli Ordini monastico-militari, in primo luogo l'Ordine Teutonico, che con l'appoggio imperiale ottenne nel corso del XIII secolo importanti concessioni, a partire dalle quali doveva nascere il futuro stato prussiano (10). Il predominio tedesco nell'area nord orientale era completato dall'azione dei mercanti della lega delle città anseatiche (l'Hansa), capeggiata da Lubecca, che era attiva sui mari nordici e spaziava dai paesi slavi e dalla Russia alla Francia, alle Fiandre, all'Inghilterra e ai paesi scandinavi e baltici (11).

 

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